Le forze di Israele: colpiti tre obiettivi di Hezbollah in risposta all’uccisione di due civili sul Golan

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(Roma, 10 luglio 2024). In un attacco separato, i caccia delle Idf hanno colpito anche un deposito di armi attribuito a Hezbollah nel villaggio di Kafr Kila

Le Forze di difesa d’Israele (Idf) hanno colpito la scorsa notte tre obiettivi attribuiti al movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah in Libano. Lo si apprende da una nota delle stesse Idf. Nello specifico, i militari israeliani avrebbero colpito “due strutture appartenenti all’unità di difesa aerea di Hezbollah” situate nel villaggio di Janta, nel governatorato di Baalbek-Hermel, nel nord-est del Libano, e nella cittadina di Baraachit, nel governatorato meridionale di Nabatieh. In un attacco separato, i caccia delle Idf hanno colpito anche un deposito di armi attribuito a Hezbollah nel villaggio di Kafr Kila, a Nabatieh.

Gli attacchi arrivano dopo che ieri, 9 luglio, due civili israeliani – un uomo e una donna – sono stati uccisi da un attacco con razzi di Hezbollah che ha colpito l’area delle alture del Golan, tra Siria, Libano e Israele. Nello specifico, un razzo ha colpito l’auto in cui si trovavano l’uomo e la donna, all’incrocio di Nafah sulla Route 91. Con la loro morte è salito a 12 il bilancio dei civili uccisi in Israele dall’inizio degli scontri tra le Idf e i miliziani di Hezbollah che vanno avanti dall’8 ottobre 2023, all’indomani dell’avvio delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. Da parte sua, il gruppo libanese ha affermato di aver preso di mira una base israeliana a Nafah con “decine di razzi Katyusha”, in risposta all’uccisione del combattente Yasser Nimr Qarnbash – noto anche come “Amin” – in un attacco attribuito alle Idf. Secondo quanto riferito dal quotidiano libanese francofono “L’Orient le Jour”, Amin è stato un’ex guardia del corpo del segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ucciso da un presunto drone israeliano che ha colpito un veicolo lungo l’autostrada Damasco-Beirut, nei pressi del valico di frontiera, sul lato siriano.

Dall’8 ottobre 2023, si sono verificati scontri quasi quotidiani tra i miliziani di Hezbollah e i militari israeliani lungo il confine tra lo Stato ebraico e il Libano. Il “Partito di Dio” ha dichiarato di attaccare i militari israeliani come segno di solidarietà con i palestinesi di Gaza. Finora, gli scontri al confine hanno causato 12 morti tra i civili israeliani e 15 tra militari e riservisti delle Idf. Stando a quanto riportato dal quotidiano libanese francofono “L’Orient le Jour”, dall’8 ottobre scorso almeno 369 membri di Hezbollah sono stati uccisi negli attacchi israeliani, la maggior parte dei quali in Libano ma alcuni anche in Siria. Sono invece circa 90 i civili libanesi che hanno perso la vita dall’inizio degli scontri.

(Nova News)