(Roma, 21 maggio 2022). Le fiamme sono divampate in una « sottostazione di trasformazione », che occupa circa 30 metri quadrati nel centro aerospaziale dell’Istituto centrale di aeroidrodinamica
Si tratta dell’Istituto centrale di aeroidrodinamica Zhukovsky (TsAGI), centro di sviluppo degli aerei di linea di nuova generazione, come il nuovo Ilyushin Il-96 e il Tupolev Tu-204.
Le fiamme sono divampate in una « sottostazione di trasformazione », che occupa circa 30 metri quadrati nel centro aerospaziale, dell’Istituto centrale di aeroidrodinamica di Zhukovsky. Secondo le autorità di Mosca non si registrano vittime.
Quello di oggi non è il primo incendio nella Federazione da quando è cominciata la guerra, e nelle scorse settimane fonti vicine al Cremlino non avevano escluso l’ipotesi che gli incendi in strutture sensibili russe possano essere riconducibili alla cyberguerra di Kiev.
Il centro TsAGI è stato fondato nel 1918 da Nikolay Zhukovsky. Lo scienziato e matematico russo, padre fondatore delle moderne aerodinamica ed idrodinamica, considerato il padre dell’aviazione russa, ha dato il nome anche alla città che ospita il sito.
Nel filmato condiviso dai media russi si vede il fumo che si alza nell’aria sopra gli alberi dall’Istituto centrale, che si trova a circa 25 miglia a sud-est del centro di Mosca.
Il ministero delle emergenze russo ha affermato che l’incendio è scoppiato in una stazione di trasformazione intorno alle 9:00, ora locale, di sabato. Secondo Ria Novosti l’incendio è stato spento nel giro di un’ora.
Un notiziario locale “Aviagrad Zhukovsky” ha pubblicato filmati dell’incendio e ha dichiarato che non si sono registrate vittime perché il fuoco non si è diffuso tra gli edifici, fortunatamente la sottostazione si trova separata dal sito principale.