Partenariato AUKUS: nuovi dettagli sull’intesa tra Washington, Londra e Canberra

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(Roma, 18 settembre 2021). Mentre la cosiddetta “crisi dei sottomarini” continua ad aggravarsi, con la Francia che, nel corso delle ultime ore, avrebbe addirittura richiamato i propri ambasciatori in Australia e Stati Uniti, vengono alla luce nuovi importanti dettagli sugli accordi collegati alla nuova partnership trilaterale tra Londra, Canberra e Washington.

In particolare, proprio nella giornata di ieri, diverse fonti hanno specificato come, oltre ai missili Tomahawk e al know-how per la realizzazione di sottomarini a propulsione nucleare, grazie al partenariato AUKUS l’Australia sarà facilitata anche nell’acquisizione altri tipi di sistemi e tecnologie, tra cui il nuovo missile antinave a lungo raggio statunitense LRASM, che verrebbe integrato sugli F/A 18 E “Super Hornet” della Royal Australian Air Force, un nuovo missile di precisione per le forze terrestri caratterizzato da una gittata di 400 km e il know-how per la realizzazione di armi guidate, a cui va aggiunta la possibilità di collaborare con gli Stati Uniti allo sviluppo di sistemi ipersonici aria-superficie.

L’aspetto maggiormente rilevante di questi accordi è certamente dato dal fatto che, oltre al semplice acquisto di nuovi mezzi, l’Australia starebbe anche cercando di sviluppare una base industriale capace di produrre sistemi complessi allo stato dell’arte, elemento imprescindibile al fine di sostenere autonomamente le proprie capacità militari ed aumentare significativamente la loro portata in caso di necessità.

Tale approccio, adottato anche con l’acquisizione delle LHD classe Canberra e dei cacciatorpediniere anti-aerei classe Hobart (sviluppati da progetti spagnoli ma prodotti su licenza dall’industria nazionale), rivela, forse più di ogni altra cosa, le ambizioni della classe dirigente australiana, che, già a partire dal prossimo futuro, intende giocare, ovviamente in stretta collaborazione con gli alleati del Paese, un ruolo di primo piano nell’ambito delle dinamiche politico-strategiche della cosiddetta regione Indo-Pacifica.

Di Fabrizio Scarinci. (Report Difesa)