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Tutto pronto per il duello tv tra Joe Biden e Donald Trump, ecco cosa c’è da sapere

(Roma, 27 giugno 2024). Alle tre del mattino italiane la CNN ospita il dibattito tra il presidente uscente e il suo predecessore e sfidante, i candidati più anziani della storia degli Stati Uniti. Microfoni spenti a turno, niente pubblico e regole rigide per evitare il caos del confronto di quattro anni fa, che degenerò in una rissa verbale

Alle 3 del mattino italiane, le 21 locali, milioni di americani si sintonizzeranno sulla CNN per l’attesissimo dibattito tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il suo predecessore e sfidante, Donald Trump, determinato a riprendersi la Casa Bianca a quattro anni da una sconfitta di cui non ha mai riconosciuto la legittimità. I sondaggi continuano a scommettere su un testa a testa, con “The Donald” in leggero vantaggio in quegli Stati chiave destinati a decidere un’elezione dove potrebbero essere poche centinaia di migliaia di voti a fare la differenza tra vincitore e sconfitto. Il duello televisivo potrà quindi avere un peso determinante su una partita che rimane apertissima e ha visto i toni alzarsi progressivamente nelle ultime settimane, con attacchi giocati sempre più sul piano personale.

I due candidati più anziani di sempre

A fronteggiarsi per 90 minuti saranno i due candidati più anziani della storia degli Stati Uniti: 81 anni l’esponente democratico, 78 il repubblicano. Nonostante sia di poco più vecchio dell’avversario, è Biden il bersaglio delle maggiori critiche per la possibile inadeguatezza legata all’età avanzata. Le ultime uscite pubbliche hanno mostrato un presidente stanco e affaticato, a volte quasi assente.

Trump dà l’impressione di un maggiore vigore fisico ma anche la sua lucidità mentale solleva dubbi. Alcuni cronisti, per esempio, hanno riportato che durante le ultime apparizioni in tribunale il magnate ha avuto colpi di sonno e ha risposto talvolta in modo sconclusionato. Anche per questo lo schieramento repubblicano, pur avendo sostenuto che Biden farà ricorso a sostanze stimolanti per reggere il dibattito, di recente ha spostato il mirino dalla senilità dell’attuale comandante in capo alla sua gestione dell’economia e dell’immigrazione. Quest’ultimo è il tema più caldo.

Il nodo dell’immigrazione

Il faccia a faccia si terrà ad Atlanta, in Georgia, uno Stato che è simbolo sia dei guai legali di Trump, accusato di aver fatto pressione sulle autorità locali dopo il voto del 2020 per manipolare il conteggio a suo favore, che della fatica di Biden ad arginare i flussi irregolari in arrivo dal Messico. Trump ha puntato l’indice più volte sui crimini violenti commessi dagli immigrati e ha promesso deportazioni di massa. Biden ha reagito annunciando ieri che la recente stretta sul controllo della frontiera ha portato gli attraversamenti illegali ai livelli più bassi degli ultimi tre anni.

Il presidente uscente farà invece leva sulla retorica incendiaria e provocatoria del rivale e sulle sue numerose traversie giudiziarie, nonché sul timore che intenda approfittare di un ritorno alla Casa Bianca per chiudere conti in sospeso e risolvere i suoi guai con la giustizia. La campagna democratica ha quindi sostenuto che Trump sia più preoccupato di prendersi la sua “vendetta” che dell’interesse dei cittadini e il Comitato Nazionale Democratico ha affisso cartelloni ad Atlanta ricordando agli elettori che il tycoon ha subito condanne penali.

Le regole del dibattito

Se Biden ha trascorso la settimana fuori dai radar nel ritiro di montagna di Camp David vicino a Washington, con dibattiti simulati, la preparazione di Trump è stata più rilassata e ha privilegiato comizi e tavole rotonde informali. Del resto, secondo il candidato repubblicano, il duello è falsato in partenza, essendo ospitato da quella CNN che ha più volte accusato di parzialità. A moderarlo Jake Tapper e Dana Bash, che hanno promesso di « utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione per far rispettare i tempi di parola e garantire un dibattito civile ». L’imperativo è infatti scongiurare il caos del primo vis a vis del 2020, quando i due contendenti trascorsero un’ora e mezza insultandosi e interrompendosi a vicenda. Stavolta il microfono di ogni candidato verrà spento durante l’intervento dell’altro e non ci sarà pubblico.

Biden ha vinto un lancio della moneta che gli ha permesso di scegliere da che parte stare sul palco e se parlare per primo o per secondo durante le dichiarazioni di chiusura. Il presidente uscente ha scelto di posizionarsi a destra sullo schermo e di lasciare a Trump l’ultima parola. La CNN non ha indicato quali argomenti verranno trattati e non prevede un fact checking in tempo reale, opzione che, secondo alcuni analisti, avrebbe potuto surriscaldare l’atmosfera.

I due candidati, inoltre, non avranno a disposizione un “gobbo”, non potranno portarsi carte in studio e non potranno parlare con il loro staff durante le interruzioni pubblicitarie. Anomalie che ne accompagnano una che ha del clamoroso: il confronto avviene quattro mesi prima delle elezioni, mai così in anticipo, con due contendenti che non hanno ancora ricevuto l’investitura ufficiale dai rispettivi partiti. Un secondo duello è previsto il 10 settembre, due mesi prima del voto, e sarà ospitato da ABC.

Di Francesco Russo. (AGI)

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