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Israele accerchiato: minacce da Iran e Hezbollah

(Roma, 09 agosto 2021). È arrivato il doppio monito allo Stato ebraico: sia il capo dei Guardiani della Rivoluzione, Salami, che il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, si sono detti pronti alla guerra

Si stringe l’accerchiamento attorno a Israele: prima i razzi con scambi di risposte a fuoco con Hezbollah dal sud del Libano. Poi il viaggio a Teheran del numero due dell’organizzazione sciita libanese per fare il punto con il capo dei Guardiani della Rivoluzione Hossein Salami. Infine, il doppio monito allo Stato ebraico: sia Salami che il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, si sono detti dicono pronti alla guerra.

Il monito di Bennett

Da parte sua, il premier Naftali Bennett ha avvertito che « Israele non accetta che si spari contro il suo territorio. Lo Stato del Libano e l’esercito libanese devono assumersi la responsabilità di ciò che sta accadendo nel loro cortile di casa… Per noi è meno importante che si tratti di un gruppo palestinese o di ribelli indipendenti », ha sottolineato.

Poi il premier israeliano ha attaccato Iran e Hezbollah che nella « grave crisi economica e politica del Libano coinvolgono i civili in un fronte contro Israele » e questo proprio mentre « si nota un risveglio importante da parte di molti cittadini libanesi contro Hezbollah e contro le ingerenze iraniane ».

Il capo dei Guardiani della rivoluzione iranani, Salami, ha ricevuto il vice segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, e ha avvertito: basta che « Israele faccia un errore » e « sarà la loro morte ». Poi ha assicurato che l’Iran ha le « capacità per annientare Israele ».

Durante l’incontro il comandante in capo dei Pasdaran ha elogiato il movimento libanese per la sua « intelligenza e capacità ». « L’enorme potere di Hezbollah nelle battaglie di terra ha dimostrato che se il ‘motore di Hezbollah’ si accende, i sionisti dovranno fuggire dai territori occupati », ha affermato.

La linea dura di Hezbollah

Sabato sera il leader del ‘Partito di Dio’ sostenuto da Teheran ha rivendicato in un discorso televisivo i lanci di razzi contro Israele e ha avvertito: « Non vogliamo la guerra ma siamo anche pronti per ogni guerra futura e saremo vittoriosi ».

Per Nasrallah, Israele ha paura di una nuova guerra con Hezbollah. « Tutte le conquiste della guerra del 2006 sono state conservate e confermate dai combattenti di Gaza nel maggio 2021, il più importante successo della guerra del 2006 è stato raggiungere una deterrenza contro Israele, questo è il successo strategico e storico più importante ».

(AGI)

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