(Roma, 28 gennaio 2025). Attaccate le ambasciate di Stati Uniti, Francia, Belgio nella capitale
Torna la violenza in Congo. Da giorni sono ricominciati gli scontri con l’offensiva del movimento ribelle M23. Oggi, 28 gennaio, sono state prese d’assalto le ambasciate di Stati Uniti, Francia, Belgio e Ruanda, nella capitale Kinshasa. Fonti diplomatiche locali parlano di devastazioni e incendi nei locali delle sedi diplomatiche. Ovunque è il caos. Il ministro degli esteri Tajani è in contatto con la nostra ambasciata
Cosa sta accadendo in Congo
La situazione, nel paese, instabile da oltre trent’anni è precipitata negli ultimi giorni. Nella zona Kivu nord è stato ucciso il governatore della provincia e sono in corso combattimenti con l’esercito regolare per il controllo del capoluogo, Goma. La Croce Rossa lancia l’allarme per il rischio che gli agenti patogeni di Ebola, conservati in un laboratorio della città, possano diffondersi a causa degli scontri armati. Sarebbe una catastrofe. A sostenere i ribelli di M23 è il Ruanda che ha schierato tra i 3 e i 4mila soldati.
La causa dei disordini
Gli scontri etnici che insanguinano il Kivu Nord da trent’anni riflettono le stesse rivalità all’origine del genocidio del Ruanda del 1994. I paramilitari di M23 sono infatti per lo più di etnia Tutsi e Kigali ha affermato di essere intervenuta per difendere questa minoranza dalle milizie Hutu che collaborano con l’esercito regolare nella lotta agli insorti.
Di Daniela Comirato. (TG LA7)