Salman Rushdie aggredito sul palco a New York: fermato l’assalitore. Lo scrittore ferito al collo

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Lo scrittore e saggista indiano, autore di « Versi satanici », è stato preso a pugni o coltellate. Nel 1988 l’Ayatollah Khomeini pronunciò una fatwa contro di lui

Lo scrittore Salman Rushdie, 75 anni, è stato aggredito a Chautauqua, nello stato di New York, mentre stava tenendo una conferenza e l’uomo che lo ha assalito è stato subito fermato dalla polizia. Lo riferisce un giornalista dell’Associated Press che era sul posto. Secondo il suo racconto, un uomo è salito sul palco e aggredito lo scrittore, ferendolo al collo con un’arma da taglio. Rushdie è stato portato in ospedale e sarebbe riuscito ad alzarsi da solo dopo l’aggressione.

Aggredito sul palco – Rushdie doveva tenere un intervento pubblico a un evento alla Chautauqua Institution. La polizia ha dichiarato che è stato trasportato in elicottero in un ospedale locale e ha inoltre confermato che l’aggressore è sotto custodia. « Le sue condizioni non sono ancora note », aggiunge la polizia, riferendo che anche l’intervistatore ha riportato un lieve trauma cranico.

La fatwa dell’Ayatollah Khomeini – Rushdie, nato a Mumabi nel 1947 e già vincitore del Booker Prize, è l’autore del romanzo « Versi satanici », il libro che venne bandito in Iran nel 1988 e che molti musulmani considerano blasfemo. Un anno dopo la sua prima uscita, l’allora Ayatollah Khomeini pronunciò una fatwa contro Rushdie, offrendo anche 3 milioni di dollari di ricompensa a chiunque avesse ucciso lo scrittore.

Sentimento iraniano contro Rushdie – La guida suprema iraniana Ali Khamenei ha rinnovato la fatwa nel 2017, e nel 2019 via Twitter. Il sentimento anti-Rushdie comunque è rimasto nella repubblica islamica. Tanto che nel 2012 una fondazione religiosa iraniana semi-ufficiale ha aumentato la taglia su di lui fino a 3,3 milioni di dollari.

I versi satanici – Il romanzo scritto da Rushdie nel 1988, che divenne un caso letterario senza precedenti, racconta le vicende di due musulmani indiani sopravvissuti a un incidente aereo. I due personaggi simboleggiano il bene e il male che si affrontano in una lotta continua e senza soluzione, tra finzione e realtà. Le pagine contengono una rivisitazione romanzata di alcuni aspetti della cultura islamica e, in particolare, dell’episodio dell’ispirazione diabolica di Maometto. Proprio la storia di fantasia ma allusiva nei confronti della figura di Maometto scatenò la rabbia del mondo islamico, che accusò l’autore di blasfemia

Il significato della fatwa – Nel diritto islamico la fatwa ha un significato più complesso, anche se, soprattutto nel nostro Paese, divenne nota, appunto, nel 1988 per la condanna a morte pronunciata contro Rushdie, reo di essere stato sacrilego verso la religione musulmana con il suo romanzo. In generale fatwa significa « consultare qualcuno » o « richiedere un chiarimento »: è stato stimato che siano state pronunciate milioni di fatwe (che, dunque, non è solo una pena capitale) su molte situazioni della vita di tutti i giorni come matrimoni, aspetti sociali, economici o privati.

(Tgcom24)