Nagorno-Karabakh: continuano i bombardamenti sulle città

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All’ottavo giorno dall’inizio dell’aggressione contro la repubblica secessionista del Nagorno Karabakh, gli azeri hanno lanciato una nuova, pesante offensiva via terra con i lanciarazzi Grad e via aerea con i droni da combattimento. Il bersaglio dell’attacco è principalmente la capitale del Nagorno, Stepanakert, bombardata random, al solo scopo di spaventare la popolazione civile. L’Azerbaijan sta raggiungendo il suo primo obiettivo, poiché gli anziani, le donne e i bambini stanno fuggendo dal Nagorno alla volta della vicina Armenia, dove sono in corso di allestimento i primi campi profughi. Gli armeni rispondono bombardando Ganja, la seconda città più grande dell’Azerbaijan. Ma l’offensiva azera si sta concentrando anche lungo i confini, dove, a sentire i combattenti separatisti, sono usati contro anche gli F-27 dell’aviazione turca. Solo nella giornata di ieri altri 51 soldati separatisti sono morti negli scontri con le forze azere nella regione.

Da parte sua, il ministero della Difesa azero ha detto che « le forze armene stanno lanciando razzi contro le città di Terter e Horadiz, nella regione di Fizuli da Khankendi », (il nome azero di Stepanakert). « L’esercito azero ha adottato misure di ritorsione appropriate contro il nemico », ha detto.