(Roma, 17 febbraio 2025). Il riferimento è alla lectio magistralis del 5 febbraio: “(…) fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”. I russi di NoName057(16) rivendicano l’attacco. Colpiti trasporti e finanza
“Il paragone fatto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, fra la Russia e il Terzo Reich avrà delle conseguenze” ha detto Maria Zakharova parlando domenica sera sul canale Rossija 1 della tv russa. “Durante una lezione in un’istituzione educativa, il capo dello Stato italiano ha dichiarato di ritenere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Questo non può e non potrà mai rimanere senza conseguenze”.
Il riferimento è alla lectio magistralis tenuta il 5 febbraio, durante la quale Mattarella ha detto: “(…) Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l’accentuarsi di un clima di conflitto – anziché di cooperazione – pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.
Attacchi hacker contro siti italiani
Zakharova, che aveva già condannato le parole di Mattarella il 14 febbraio – affermando si trattasse di “invenzioni blasfeme” è tornata sull’argomento mentre un gruppo di hacker filorussi NoName057(16) ha espresso il proprio disappunto sulla vicenda avviando una nuova serie di attacchi DDoS (distributed denial of service) contro siti web italiani. In particolare sono stati colpiti i settori trasporti (aeroporti di Linate e Malpensa, Autorità trasporti, porti di Taranto e Trieste, tra gli altri) e finanziari (Intesa San Paolo).
“Purtroppo l’Italia è stato il Paese dove è nato il fascismo” riporta Ria Novosti aggiungendo che Mattarella è il “presidente di un Paese che storicamente è stato tra quelli che hanno attaccato il nostro Paese” ha proseguito Zakharova. “Questo ci viene detto da una persona che non può non sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni e bisnonni sul nostro territorio durante la Seconda guerra mondiale sotto bandiere e slogan nazisti. Su quali basi si dice questo nell’anno dell’80° anniversario della nostra vittoria? Questa è stata intessuta da milioni di vite di cittadini sovietici che non solo hanno liberato la loro Madrepatria e il nostro Paese, ma hanno anche liberato loro dal nazismo” ha proseguito la portavoce del ministero degli Esteri russo.
Secondo Zakharova “Mattarella si aspettava che questo venisse detto a livello locale, come una ‘goccia di veleno’ rivolta a un pubblico specifico”. La portavoce ha aggiunto: “Abbiamo dato una risposta che ha dato origine a un’ondata di russofobia e alla presunta pseudo-difesa del presidente italiano. La gente ha creato una petizione speciale in cui comuni cittadini italiani, giornalisti, personaggi pubblici hanno iniziato a scrivere di scusarsi con i russi per queste parole indegne”.