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Mikheil Saakashvili, simbolo della lotta alla Russia, è in pericolo. Bruxelles: se succederà qualcosa all’ex presidente, il paese potrà scordarsi una futura adesione all’UE

(Roma, 26 dicembre 2022). Zelensky chiede di curarlo e Bruxelles è stata molto chiara: se succederà qualcosa all’ex presidente georgiano, il paese potrà scordarsi una futura adesione all’Ue. Il governo la sta mettendo a rischio

Mikheil Saakashvili è stato arrestato nell’ottobre del 2021, quando tornò in Georgia per sostenere il suo partito, il Movimento nazionale unito. Le accuse contro di lui riguardavano l’abuso d’ufficio e le violenze ordinate contro i manifestanti nel 2007, ma dalla fine della sua presidenza, la politica georgiana ha continuato a girare attorno alla sua figura, che in queste settimane appare sempre più malata. Saakashvili ha raccontato di venire ripetutamente picchiato in carcere e di essere stato avvelenato. Un avvocato americano gli ha fatto visita, ha visto il referto delle sue analisi e ha confermato che ci sono tracce di mercurio e arsenico nella sue unghie e nei suoi capelli, che lasciano pensare che il politico abbia subito un avvelenamento da metalli pesanti. L’avvocato ha parlato anche dei segni di violenze sul suo corpo, lividi e tagli, e ha descritto un uomo spaventato e stanco.

La  vicenda di Saakashvili  è quella di un europeista esuberante, che ha preso in mano un paese con forti problemi di corruzione, ha sognato di modernizzarlo e ha messo  in pratica le sue riforme con metodi discutibili. E’ riuscito  a farsi rieleggere una seconda volta e al suo secondo mandato ha affrontato  una guerra contro il vicino prepotente: la Russia. Nel 2008 al Cremlino c’era già Vladimir Putin, molto infastidito da queste smanie filoccidentali di Saakashvili che chiedeva adesioni all’Ue e alla Nato, invitava leader stranieri e non lui e prometteva di risolvere la questione delle due repubbliche separatiste dell’Ossezia del sud e dell’Abcasia, che erano e sono le leve di influenza della Russia in Georgia. Per fermare questo presidente istrionico, ma non  attore, la Russia invase la Georgia, dichiarando di muoversi in difesa delle due regioni che subivano le violenze dei georgiani.

Di Micol Flammini. (Il Foglio)

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