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Siria: spunta un documento «segreto» della Giordania per trattare con Damasco

(Roma, 02 ottobre 2021). L’obiettivo è il ritiro delle forze straniere dal Paese arabo, pur riconoscendo i « legittimi interessi » della Russia

Un documento “segreto” della Giordania propone un nuovo approccio per trattare con il governo siriano del presidente Bashar al Assad. Il documento include una serie di misure per ottenere un graduale cambio nel comportamento di Damasco, con l’obiettivo di arrivare al ritiro di tutte le forze straniere dal Paese arabo devastato dalla guerra, pur riconoscendo i “legittimi interessi” della Russia. Un alto funzionario occidentale, che ha letto il documento, ha confermato al quotidiano panarabo edito a Londra “Asharq al Awsat” che la proposta è stata discussa dai leader arabi, incluso il re di Giordania Abdullah II, e portata all’attenzione dei presidenti di Russia e Stati Uniti, rispettivamente Joe Biden e Vladimir Putin. Secondo le fonti del giornale di proprietà saudita, la Giordania è stata incoraggiata a proseguire suoi i sforzi in Siria dopo aver ricevuto il sostegno di Washington al progetto per l’estensione dei gasdotti attraverso la Siria, l’Egitto e i propri territori fino al Libano. Il sovrano hashemita ha inoltre ricevuto la promessa di non subire sanzioni Usa per intrattenere rapporti con Damasco.

La Russia, nel frattempo, avrebbe ricevuto il via libera per “stabilizzare” la provincia meridionale siriana di Dara’a, roccaforte degli oppositori del presidente Assad. In cambio, i civili dell’opposizione siriana non dovrebbero essere ricollocati in Giordania, mentre l’Iran vedrebbe ridotta la propria influenza nella provincia meridionale siriana. Non solo. Secondo i termini dell’accordo, la Giordania dovrebbe riaprire il confine con la Siria e avviare colloqui militari, di sicurezza ed economici con Damasco. “Asharq al Awsat” sottolinea come la scorsa settimana, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri siriano Faisal al Mikdad abbia intrattenuto colloqui con gli omologhi egiziano, giordano e tunisino. Al contrario, l’opposizione siriana non ha praticamente tenuto riunioni a New York. Il funzionario occidentale citato dal giornale riferisce che il documento “segreto” deriva da una valutazione secondo cui l’approccio adottato negli ultimi dieci anni nei confronti del conflitto in Siria è stato fallimentare a tutti i livelli. Allo stato attuale, circa 6,7 siriani sono fuggiti dalle loro case, 6,6 milioni sono sfollati e 13 milioni hanno bisogno di aiuti umanitari e l’80 per cento della popolazione vive in povertà.

Redazione. (Nova News)

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