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La marina iraniana ha bloccato una petroliera nello Stretto di Hormuz

(Roma 13 agosto 2020). Tornano le tensioni in uno snodo fondamentale per i traffici petroliferi. La notizia è stata confermata dalle forze armate statunitensi. Si tratta di un’imbarcazione battente bandiera liberiana.

L’Iran ha nuovamente « bloccato » una petroliera, questa volta battente bandiera liberiana, nello Stretto di Hormuz. Ed è l’US Army a confermare l’incidente: « Oggi, in acque internazionali, le forze iraniane, comprese due navi e un elicottero iraniano del tipo Sea King, hanno raggiunto e abbordato una nave chiamata « Wila », scrive su Twitter la Centcom (United States Central Command), ossia il comando centrale degli Stati Uniti.

Nel messaggio è incluso anche un video in bianco e nero nel quale si vede un elicottero sopra l’imbarcazione, con quelli che appaiono essere militare calarsi sul ponte della petroliera. Il filmato, di scarsa qualità visiva, mostra militari di unità speciali che si fanno calare sulla nave da un elicottero: si tratterebbe di un velivolo del tipo Sikorsky SH-3 Sea King, utilizzato solo dalla Marina iraniana.

Nessuna notizia da Teheran

Mistero sui motivi dell' »abbordaggio » da parte delle unità iraniane. Silenzio da Teheran: finora, né i media statali di Stato iraniani, nè i funzionari di governo hanno commentato la notizia. Anche dagli Emirati arabi – alleati degli Stati Uniti in quest’area – per ora non hanno commentato i fatti. Gli Stati Uniti accusano regolarmente la repubblica islamica di praticare « attività ostili » nelle acque considerate strategiche del Golfo. E non è certo un segreto che la Marina iraniana conduca operazioni nel Golfo dell’Oman, a est dallo Stretto di Hormuz, attraverso il quale viene trasportato fino al 20% del petrolio mondiale.

A quanto afferma Bloomberg, la nave era posizionata nei pressi dello Stretto di Hormuz dopo aver battuto rotta lungo la costa orientale degli Emirati arabi. Il vascello, la « MV Wila » – che batte bandiera liberiana ed a luglio aveva attraccato per rifornimenti vicino di Bassora, in Iraq – sarebbe stato in sostanza « fermato » per circa cinque ore, per essere rilasciato ieri sera. La petroliera, così la fonte, non ha inviato segnali di SOS né durante, né dopo il proprio fermo.

Un crocevia delicatissimo

Attualmente, stando al sito Marine Traffic, la nave si trova nel Golfo dell’Oman, non lontano dallo Stretto di Hormuz.

Nel corso dell’ultimo anno, non sono mancati gli incidenti tra Stati Uniti e Iran nelle acque del Golfo: le tensioni sono state particolarmente alte quando, nel luglio del 2019, le Guardie della rivoluzione iraniane avevano sequestrato la petroliera britannica « Stena Impero ». Ma sono almeno altre sei le navi bloccate da Teheran nel corso dell’anno. L’accusa è sempre la stessa: traffico illegale di carburante.

La nuova escalation di tensioni tra i due Paesi è iniziata nel 2018, dopo che il presidente americano Donald Trump aveva annunciato il ritiro unilaterale degli USA dall’accordo internazionale sul programma nucleare iraniano sottoscritto nel 2015, tornando ad imporre sanzioni economiche sul Paese degli ayatollah.

(Roberto Brunelli – AGI).  (L’articolo)

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