(Roma, Parigi, 17 marzo 2025). L’intelligence militare di Tel Aviv ha segnalato movimenti anomali all’interno della Striscia
Un nuovo 7 ottobre potrebbe essere nei progetti di Hamas. Israele ha segnalato movimenti anomali all’interno della Striscia di Gaza, ritenendo che l’organizzazione terroristica stia pianificando una nuova offensiva contro i kibbutz e le forze dell’IDF dispiegate nell’area. Lo riporta Channel 12, citando anche le dichiarazioni del ministro della Difesa, Israel Katz: « Hamas ha subito perdite significative, ma non è stato annientato. Sta organizzando un nuovo attacco in Israele, simile a quello del 7 ottobre ».
Nel frattempo, la Commissione Affari Esteri e Difesa ha evidenziato che le capacità militari di Hamas e della Jihad Islamica Palestinese sono state ripristinate: « Hamas dispone ora di 25.000 combattenti armati, mentre la PIJ ne conta oltre 5.000 ». Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell’opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle IDF, e altri legislatori dell’opposizione avevano lanciato l’allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
Secondo il British Telegraph, Hamas sta collegando in rete la Striscia di Gaza con telecamere in modo da poter monitorare le forze dell’IDF e attivare esplosivi e sparare a distanza. Hamas utilizza anche bombe a grappolo lasciate dall’aeronautica militare israeliana come esplosivi e ne colloca altri in molti punti della Striscia. Sabato scorso, l’IDF ha attaccato una cellula terroristica a Beit Lahia: al suo intenro, un terrorista del 7 ottobre. I terroristi attaccati stavano utilizzando un drone destinato a compiere attacchi terroristici contro i combattenti dell’IDF che operano nella Striscia. L’IDF ha dichiarato che dalle informazioni di intelligence sulle attività terroristiche nella zona, si può stabilire che il drone era in uso continuo da parte della Jihad islamica.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha licenziato o costretto alle dimissioni diversi alti funzionari dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Il suo ultimo obiettivo è il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, che Netanyahu vuole rimuovere mentre il servizio di sicurezza indaga sui legami dei suoi consiglieri con il Qatar. I critici sostengono che questi licenziamenti servano a indebolire le istituzioni indipendenti e a proteggere Netanyahu dalle responsabilità per i fallimenti della sicurezza. Bar aveva ammesso la responsabilità per le falle nell’intelligence, ma aveva anche evidenziato come le politiche di Netanyahu avessero sottovalutato la minaccia di Hamas. Il suo licenziamento, nel mezzo di inchieste sui consiglieri di Netanyahu, solleva dubbi su possibili motivazioni politiche. Netanyahu ha già rimosso importanti figure della sicurezza, come il ministro della Difesa Yoav Gallant, sostituendole con fedelissimi.
Nel bel mezzo di questi nuovi allarmi proseguono silenti le trattative per la fase 2 della tregua. Secondo quanto riferito da un funzionario israeliano al Times of Israel, i negoziatori israeliani sono tornati ieri sera dal Cairo. Nel corso della giornata di ieri si erano incontrati con alti funzionari egiziani.
« Il team è pronto a proseguire i colloqui in base agli aggiornamenti che saranno ricevuti dai Paesi mediatori », ha detto il funzionario israeliano. Domani è prevista invece la visita di una delegazione di Hamas in Egitto.
Di Francesca Salvatore. (Il Giornale)