(Roma, 11 marzo 2025). Poche ore prima dell’avvio dei colloqui in Arabia Saudita tra rappresentanti ucraini e americani, nella notte, un attacco di decine di droni ucraini ha preso di mira Mosca e diverse regioni russe, provocando almeno due vittime. Secondo il ministero della Difesa russo si tratta del più grande attacco di droni ucraini dall’invasione del Paese.
Complessivamente le forze russe affermano di aver abbattuto ben 337 velivoli senza pilota di cui 126 sul territorio della regione di Kursk, 91 su Mosca e la regione della capitale, 38 UAV sulla regione di Bryansk, 25 sulla regione di Belgorod, 22 sulla regione di Ryazan, 10 sulla regione di Kaluga, 8 sulla regione di Lipetsk, 8 sulla regione di Oryol, 6 sulla regione di Voronezh e 3 sulla regione di Nizhny Novgorod. Al momento si registrano due morto e cinque feriti nella regione di Mosca. Una delle vittime e due feriti erano dipendenti dell’azienda Miratorg: il drone è caduto nel parcheggio. Una persona è rimasta ferita nella regione di Lipetsk. Negli aeroporti di Mosca Vnukovo, Domodedovo, Sheremetyevo e Zhukovsky sono state introdotte restrizioni temporanee all’arrivo e alla partenza degli aerei.
Nella notte, i russi hanno attaccato l’Ucraina con un missile balistico Iskander-M e 126 droni d’attacco Shahed e droni simulatori di vario tipo. Lo rendono noto i media ucraini, citando l’Aeronautica militare di Kiev. Un missile e 79 droni sono stati abbattuti, altri 35 droni sono andati persi sul campo.