Il ceceno che guida la riconquista di Kursk : il «nuovo Prigozhin» Apti Alaudinov

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(Roma, 16 settembre 2024). Apti Alaudinov si sta lentamente guadagnando le prime pagine delle cronache militari della guerra tra Russia e Ucraina. Comanda l’unità delle forze speciali cecene Akhmat e potrebbe essere l’erede di Kadyrov

Poche ore fa ha fatto sapere che forze armate russe hanno « liberato » il villaggio di Borki, nella regione di Kursk, lo stesso che era passato sotto il controllo degli ucraini dopo la recente controffensiva di Kiev. I suoi uomini lo hanno accontentato, dopo che nei giorni scorsi sul suo canale Telegram si chiedeva « perché il nemico » si trovasse « ancora nella regione di Kursk » nonostante tutte le risorse, in termini di uomini e veicoli corazzati, che Mosca aveva trasferito in loco.

Il maggiore generale Apti Alaudinov si sta lentamente guadagnando le prime pagine delle cronache militari della guerra tra Russia e Ucraina. Comanda l’unità delle forze speciali cecene Akhmat, un reggimento che prende il nome dal defunto presidente ceceno Akhmat Kadyrov, assassinato oltre 20 anni fa, e sta guidando la riconquista, per conto del Cremlino, delle porzioni di territorio rosicchiate dai soldati di Volodymyr Zelensky ad agosto.

Chi è il maggiore generale Apti Alaudinov

Alaudinov guida un’unità considerata l’esercito privato dell’attuale capo della Repubblica cecena, Ramzan Kadyrov, sebbene nel frattempo sia stata integrata nelle forze armate russe. Un ritratto del padre di Kadyrov, il citato Akhmat, adorna la bandiera dell’unità speciale davanti alla quale lo stesso Alaudinov è solito posizionarsi mentre esprime la sua sorpresa per l’incapacità delle forze russe di respingere gli ucraini.

Già, perché dall’inizio dell’incursione ucraina a Kursk, questo soldato è diventato uno dei commentatori di guerra più visibili in Russia. Pubblica video e testi su Telegram ogni giorno per i suoi quasi 300.000 follower, viene citato da agenzie e media, e i talk show lo invitano come loro ospite. Vale la pena farsi una domanda: Alaudinov è solo un propagandista o Mosca sta cercando di farlo diventare il successore di Kadyrov ?

Bisogna prima capire il suo profilo. Alaudinov è nato nella regione del Caucaso settentrionale, fuori dalla Cecenia. Suo padre, suo fratello maggiore e altri parenti sono morti durante la prima guerra tra la piccola repubblica e la Federazione Russa. Ha studiato legge e ha lavorato presso il ministero degli Interni ceceno, ne ha rapidamente scalato i ranghi fino a diventare viceministro. Era visto come uno stretto collaboratore di Kadyrov, anche se, secondo i resoconti dei media, alla fine del 2010 tra i due ci sarebbe stata una rottura. Per questo sarebbe stato « mandato in pensione » e trasferito a Mosca.

L’uomo che guida la riconquista di Kursk

Il resto è storia presente, o quasi. Dopo l’offensiva russa in Ucraina nel 2022, Alaudinov ha assunto il comando dell’unità delle forze speciali Akhmat, forse anche per riguadagnare il favore di Kadyrov. Per il suo servizio, il Cremlino gli ha conferito il titolo di Eroe della Russia. Nell’aprile 2024, è stato inoltre nominato vice capo della Direzione principale politico-militare delle Forze armate russe, dove condivide la responsabilità di organizzare « propaganda e agitazione politico-militare ».

I suoi contatti nell’élite cecena e il suo ruolo di comando delle forze speciali di Akhmat, per le quali recluta volontari da tutta la Russia (e punirebbe sul campo chi cercherebbe di fuggire, sparando senza pietà), lo rendano particolarmente adatto ad attrarre diversi tipi di pubblico mirato. L’abilità con i social media, invece, lo ha fin qui aiutato a diffondere avvisi e messaggi in tutto il ministero della Difesa.

Non è da escludere che Alaudinov possa esser destinato a colmare il vuoto lasciato dalla morte di Yevgeny Prigozhin, defunto capo del gruppo Wagner, oltre che un fantomatico, ipotetico e futuro erede di Kadyrov.

Di Federico Giuliani. (Il Giornale)