Gli Houthi minacciano l’Italia: «rischiate di diventare un bersaglio»

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(Roma, 05 febbraio 2024). Le milizie vicine all’Iran stanno prendendo di mira imbarcazioni israeliane nel Mar Rosso in solidarietà ai palestinesi: « Roma non partecipi agli attacchi contro lo Yemen ». Tajani: « Non ci facciamo intimidire »

L’Italia diventerà un bersaglio se parteciperà agli attacchi contro lo Yemen. È l’avvertimento che è arrivato da un alto funzionario degli Houthi, i miliziani allineati all’Iran che stanno attaccando imbarcazioni nel Mar Rosso come forma di solidarietà con i palestinesi. Mohamed Ali al-Houthi, capo del comitato supremo rivoluzionario degli Houthi, ha dichiarato a La Repubblica che l’Italia deve essere neutrale nel conflitto israelo-palestinese e fare pressione su Israele per fermare gli attacchi a Gaza, aggiungendo che questo sarebbe l’unico modo per raggiungere la pace nella regione. « Consigliamo agli europei di aumentare la pressione sui responsabili degli orrori a Gaza. Le nostre operazioni mirano a fermare l’aggressione e a sollevare l’assedio. Qualsiasi altra giustificazione per l’escalation da parte degli europei è inaccettabile », ha sostenuto.

Venerdì l’Italia ha dichiarato che metterà a disposizione un ammiraglio al comando di una missione navale dell’Unione europea nel Mar Rosso alla quale ha aderito per proteggere le navi dagli attacchi delle milizie Houthi. Il mandato della missione, che sarà avviata a metà febbraio, sarà quello di proteggere le navi commerciali e intercettare gli attacchi, ma non prenderà parte agli attacchi contro gli Houthi, ha assicurato il capo della politica estera dell’Ue Josep Borrell.

« L’Italia sarà un bersaglio se parteciperà all’aggressione contro lo Yemen », ha minacciato al-Houti, uno dei leader di spicco del movimento Ansar Allah, i partigiani di Dio meglio conosciuti come Houti. Per il miliziano « non c’è alcun blocco nel Mar Rosso », ma gli houthi starebbero prendendo di mira « solo le navi associate a Israele, che si dirigono verso porti occupati, di proprietà di israeliani, o entrano nel porto di Eilat », mentre « qualsiasi nave non legata a Israele non subirà danni », ha assicurato. « Non ci facciamo intimorire dalle minacce degli Houthi. Noi difendiamo il traffico mercantile, non attacchiamo nessuno ma non vogliamo essere attaccati da nessuno. C’è una libera circolazione marittima: se ci saranno degli attacchi risponderemo difendendo le navi mercantili italiane. Questo deve essere molto chiaro. Non ci facciamo intimidire da nessuna dichiarazione degli Houthi, che sono un’organizzazione terroristica », è stata la risposta del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

« Non abbiamo intenzione di chiudere lo stretto di Bab el Mandeb o il Mar Rosso. Se volessimo farlo, ci sarebbero altre misure più semplici rispetto all’invio di missili », ha assicurato al-Houthi. Per questo, « gli americani e i britannici devono capire che in questa fase siamo pronti a rispondere, e il nostro popolo non conosce la resa. Le nostre acque e i nostri mari non sono un parco giochi dell’America », ha affermato. I raid Usa e britannici, ha denunciato, sono « aggressioni illegali e di un terrorismo deliberato e ingiustificato. Gli aerei d’aggressione americano-britannici hanno lanciato 48 attacchi aerei contro lo Yemen, colpendo Sana’a e Hodeida insieme ad altri obiettivi. In precedenza, hanno preso di mira le nostre pattuglie nel Mar Rosso, causando il martirio delle forze navali. Questi bombardamenti non influenzeranno le nostre capacità. Anzi ci rafforzano ».

Le forze statunitensi hanno annunciato di aver effettuato attacchi aerei contro cinque siti missilistici nello Yemen ieri (domenica 4 febbraio), il giorno dopo un’ondata di raid aerei statunitensi e britannici in Iraq e Siria come rappresaglia per l’attacco mortale alle truppe statunitensi in Giordania. Gli Houthi hanno iniziato ad attaccare le navi nel Mar Rosso a novembre, dicendo che stavano prendendo di mira le navi legate a Israele « in solidarietà » con i palestinesi di Gaza, dove Israele è in guerra con il movimento islamista palestinese Hamas. Le forze americane e britanniche hanno risposto con raid contro gli Houthi, che da allora hanno indicato anche gli interessi americani e britannici come obiettivi legittimi.

(Europa Today)