Sudan: dichiarato il cessate il fuoco per la festa dell’Eid al-Adha

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(Roma, 28.06.2023). Il capo dell’esercito ha ribadito che le forze armate sono disposte a cedere il potere a un governo civile guidato dal popolo sudanese

Il leader de facto del Sudan e capo dell’esercito regolare, Abdel Fattah al-Burhan, ha dichiarato ieri sera un cessate il fuoco « unilaterale », in occasione del primo giorno della festa musulmana dell’Eid al-Adha. Lo riferisce l’agenzia turca Anadolu.

In un discorso alla tv di Stato, Burhan ha affermato che il mondo intero sta assistendo a quanto accaduto nella capitale Khartum, a Ubaid, Zalin e Nyala e agli eventi di Junaynah, che potrebbero configurare un crimine di pulizia etnica e genocidio.

Dichiarando che le forze armate hanno adempiuto alle proprie responsabilità contro questa « cospirazione infida », Burhan ha ringraziato il popolo sudanese per il supporto.

Ha inoltre affermato che il comandante delle forze paramilitari di supporto rapido (RSF), Mohamed Hamdan Dagalo, noto anche come Hemedti, in conflitto con l’esercito dal 15 aprile, vuole fondare il proprio governo « sui resti e sui teschi dei sudanesi ».

Ha quindi ribadito che le forze armate sono disposte a cedere il potere a un governo civile guidato dal popolo sudanese.

Anche Dagalo, in un messaggio audio, aveva annunciato un cessate il fuoco di 48 ore per i festeggiamenti di al-Adha.

I combattimenti tra esercito sudanese e forze paramilitari sono scoppiati lo scorso 15 aprile nella capitale Khartum e dintorni. Scontri che hanno provocato la morte di oltre 600 persone e migliaia di feriti.

Negli ultimi mesi si era fomentato un disaccordo tra l’esercito sudanese e le RSF sull’integrazione delle RSF nelle forze armate, condizione chiave dell’accordo di transizione del Sudan con i gruppi politici.

Il Sudan è senza un governo in carica dall’ottobre 2021, quando i militari hanno destituito il governo di transizione del primo ministro Abdalla Hamdok e dichiarato lo stato di emergenza con una mossa denunciata dalle forze politiche come un « colpo di stato ».

Il periodo di transizione del Sudan, iniziato nell’agosto 2019 dopo la cacciata del presidente Omar al-Bashir, dovrebbe concludersi con le elezioni all’inizio del 2024.

(Rai News)