L'actualité du Proche et Moyen-Orient et Afrique du Nord

L’unità militare cinese segreta: chi c’è dietro alla campagna dei palloni aerostatici

(Roma, 19.02.2023). Joe Biden ha ammesso in conferenza stampa che soltanto uno dei quattro oggetti non identificati avvistati recentemente nei cieli degli Stati Uniti apparteneva alla Cina. Il primo rilevato in ordine cronologico, per l’esattezza un pallone aerostatico individuato in Michigan, è stato definito da Washington un pallone spia cinese. “Non sappiamo ancora cosa siano i tre oggetti abbattuti la settimana scorsa ma al momento nulla fa pensare che siano legati alla Cina”, ha invece chiarito il presidente dem parlando degli altri ospiti indesiderati.

Diversa la versione di Pechino, secondo cui il pallone aerostatico abbattuto dagli Usa lo scorso 4 febbraio non sarebbe stato nient’altro che un innocuo dirigibile appartenente ad un’azienda privata cinese, usato per effettuare rilevazioni meteorologiche e finito nello spazio aereo statunitense a causa di venti inattesi. Il governo cinese non ha invece parlato dei restanti tre bersagli apparsi nei giorni successivi e distrutti dal Pentagono.

A distanza di settimane i presunti palloni spia continuano a dominare i titoli dei giornali. Anche perché gli analisti della sicurezza nazionale Usa ritengono che dietro le operazioni di questi insospettabili palloni potrebbe esserci un’unità futuristica dell’Esercito popolare di liberazione (EPL) cinese, creata su ordine del presidente cinese Xi Jinping. Si tratta di una fobia americana basata sul niente ed esacerbata soltanto a causa delle tensioni con la Cina, oppure dietro a questa ipotesi si nasconde una tesi plausibile ?

Che cos’è la Strategic Support Force

L’unità citata si chiama Strategic Support Force (SSF). Creata nel 2015, come parte di un’importante ristrutturazione dell’EPL, è un’organizzazione a livello di comando teatrale istituita per “centralizzare le missioni e le capacità di spazio strategico, cyberspazio, guerra elettronica, di informazione nonché di guerra psicologica dell’esercito cinese”, secondo a un rapporto del Pentagono.

Come ha sottolineato Nikkei Asian Review, il suo principale teatro d’azione sembrerebbe essere il Mar Cinese Meridionale, dove l’unità conduce attività di allerta e sorveglianza insieme ad attività di raccolta di informazioni.

I palloni aerostatici rientrano in questo quadro, tanto che all’inizio del 2021 si è verificato un incidente da ricordare. Quando il gruppo di portaerei USS Theodore Roosevelt e le navi di scorta hanno solcato le acque del Mar Cinese Meridionale, passando vicino alle installazioni militari che la Cina stava installando nelle aree limitrofe, Pechino ha subito adottato le sue contromisure. Il Dragone ha inviato in volo, sopra il gruppo d’attacco della portaerei, un pallone spia – forse rilevato dalla flotta Usa – incaricato di raccogliere informazioni su ogni singola mossa americana.

La SSF è comunque avvolta nella nebbia. Uno scorcio della portata della sua missione si trova però in un articolo del 2016 pubblicato Global Times. Il quotidiano cinese ha scritto che la Strategic Support Force comprenderebbe tre unità con funzioni diverse: l’unità di guerra informatica, per respingere e difendere la Cina dagli attacchi di hacking; l’unità di guerra spaziale, che ha giurisdizione sui satelliti spia e sul sistema satellitare di navigazione cinese BeiDou; e l’unità di guerra elettronica, che interrompe i sistemi radar e le comunicazioni del nemico.

Ebbene, sembrerebbe che il pallone aerostatico abbattuto da Washington al largo delle coste della Carolina del Sud fosse dotato di antenne potenzialmente correlate all’intercettazione delle comunicazioni, suggerendo la sua stretta connessione con la SSF.

Funzionamento e utilizzo

Ma qual è il compito della Strategic Support Force? “Integra le forze di terra, della marina, dell’aria e dei razzi dall’inizio alla fine di un’operazione. Questa è la chiave per vincere le guerre”, ha dichiarato nel 2016 un portavoce del Partito Comunista al People’s Daily, un mese dopo la creazione della forza.

In particolare, la Forza di Supporto Strategico può fornire all’esercito cinese un “posizionamento globale accurato”, monitorare l’ambiente circostante con i satelliti e garantire che le comunicazioni vengano inviate e ricevute in modo sicuro. E ancora, ha sottolineato il South China Morning Post, espande la forza della guerra informatica, elettronica e psicologica, e conduce ricerche su come le informazioni, i dati e le nuove tecnologie possono essere utilizzate in combattimento.

La Strategic Support Force gestisce due accademie militari, una per l’ingegneria aerospaziale e l’altra per l’ingegneria dell’informazione. La PLA Information Engineering University comprende major in crittografia, sicurezza informatica, big data, intelligenza artificiale, navigazione e posizionamento, telerilevamento e rilevamento e controllo dei droni. La PLA Space Engineering University ospita invece lezioni sull’analisi dell’intelligence, sul telerilevamento, sull’ingegneria radar, sui sistemi di allarme rapido e sull’ingegneria del lancio di armi.

La SSF ha inoltre due Dipartimenti funzionali principali. Il Dipartimento dei sistemi spaziali gestisce i satelliti di intelligence e di comunicazione e conduce operazioni di telerilevamento (ma gestisce anche diversi centri di lancio di satelliti e basi di addestramento in Cina, compresi quelli di Jiuquan, Taiyuan e Wenchang) e utilizza anche il sistema di navigazione satellitare cinese BeiDou per aiutare l’esercito nelle operazioni militari. Il Dipartimento dei sistemi di rete è la “forza informatica” responsabile della difesa e dell’attacco alle reti di computer, della difesa e dell’offesa elettromagnetica e dell’intercettazione dei segnali per raccogliere informazioni.

La SSF è guidata dal generale Ju Qiansheng, comandante in carica dal giugno 2021, quando è stato promosso a generale a pieno titolo. In precedenza, era stato responsabile del Dipartimento dei sistemi di rete. Il signor Ju è aiutato dal tenente generale Hao Weizhong, vice comandante della forza e capo del Dipartimento di stato maggiore.

Di Federico Giuliani. (Inside Over)

Recevez notre newsletter et les alertes de Mena News


À lire sur le même thème