Vladimir Putin: «è il decennio più pericoloso dalla Seconda guerra mondiale»

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(Roma, 27 ottobre 2022). « La Russia non si ritiene nemica dell’occidente, ma fare passi verso l’escalation è un gioco pericoloso ». L’intervento del capo del cremlino al Valdai Forum: « Non sfidiamo nessuno, difendiamo il nostro diritto ad esistere »

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha rispolverato tutta la sua retorica anti-Occidente accusandolo di fare un « gioco pericoloso e sporco » mentre cerca di spingere l’acceleratore della guerra in Ucraina. Il risultato pero’ e’ che adesso il mondo affronta il decennio « più pericoloso, imprevedibile e importante dalla Seconda guerra mondiale ».

Parlando a tutto campo, per oltre mezz’ora e poi rispondendo a una serie di domande, il leader russo ha assicurato che « le difficolta’ causate dalle sanzioni sono state superate » e non ha risparmiato critiche all’Occidente e al mondo unipolare, che è giunto al termine, ha detto: « Chi semina vento, raccoglie tempesta ».

La Russia come « una civiltà indipendente e unica, non si è mai considerata e non si considera un nemico dell’Occidente ». Non sta « sfidando le e’lite occidentali » ne’ vuole prendere il posto del « potere egemonico » nel nuovo ordine mondiale.

Ma non vuole neanche accettarne i valori: « Se le e’lite occidentali credono di poter avere decine di generi e parate di gay pride, hanno il diritto di farlo. Ma non possono esigere che altri seguano la stessa direzione ». E dunque sarà bene che i Paesi occidentali inizino a parlare « alla pari » con il resto del mondo di « un futuro comune ». »E prima lo fanno, meglio è ».

Nel suo discorso al Valdai Discussion Club, un thinktank che ha sede a Mosca e che è il più importante forum di discussione in Russia, con un discorso preannunciato dal suo portavoce come « poderoso », ha accusato l’Occidente di essere accecato dal colonialismo e di avere una sua cultura e valori che cerca di imporre sul resto del mondo; ha aggiunto che Usa e Nato hanno respinto i tentativi di Mosca di costruire buone relazioni perché decisi a rendere la Russia vulnerabile e ha anche accusato l’Occidente di usare le sanzioni economiche e le « rivoluzioni colorate » contro i rivali perché non riesce più a competere in modo equo con la crescente potenza economica e politica dell’Asia.

Quanto alla guerra in Ucraina, è stata « inevitabile », il risultato di anni di tensioni ribolliti per diverso tempo. « Le tensioni si accumulano e c’è un terremoto », ha detto; e gli ultimi sviluppi sono « spostamenti tettonici dell’ordine mondiale ».

Anzi, non è stata la Russia, ma l’Occidente a causare gli eventi in Ucraina. Putin ha comunque assicurato che la Russia non ha mai parlato di usare armi nucleari e ha invece di nuovo accusato Kiev di avere la tecnologia per creare e potenzialmente far esplodere una « bomba sporca » in Ucraina. Si è detto però anche pronto a « risolvere qualsiasi problema » nel dialogo con gli Stati Uniti.

« L’Occidente dovrà avviare un dialogo su base paritaria su un futuro comune nelle questioni internazionali ». « Prima e’, meglio e' », ha aggiunto sottolineando che « ci sono due strade per l’umanità: o accumulare problemi o cercare insieme di trovare soluzioni, anche se non ideali, ma efficaci ».

Intanto, in un colloquio telefonico con l’omologo russo, Serghei Lavrov, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha affermato che Pechino « è disposta a rafforzare i rapporti con Mosca a tutti i livelli per dare maggiore stabilità al mondo. « Ogni tentativo di bloccare il progresso delle relazioni tra Cina e Russia « non avrà mai successo », ha avvertito Wang, secondo il quale « è diritto legittimo di Cina e Russia realizzare il loro sviluppo e rilancio, che si conforma pienamente alla tendenza di sviluppo dei tempi ».

La Cina, ha aggiunto Wang, si impegna a « sostenere formalmente » la Russia contro difficoltà e disordini e a stabilirsi ulteriormente come « grande potenza » sul palcoscenico internazionale.

(AGI)