(Roma, 16 aprile 2022). Prosegue il monitoraggio delle unità navali russe nel Mediterraneo da parte della Nato. In concomitanza con la guerra in Ucraina, Mosca ha intensificato la presenza in mare di navi solitamente all’ancora nel porto siriano di Tartus. Oggi è soprattutto l’area intorno all’isola di Creta ad essere interessata dall’attività russa.
Alcuni movimenti di navi e aerei dell’Alleanza atlantica, così come quelli moscoviti sono monitorati e riportati dal sito specialistico Itamilradar, che ha diffuso il suo report aggiornato a ieri pomeriggio.
Le forze della Nato possono attualmente contare su tre portaerei nel Mediterraneo. Le due italiane, la Cavour e la Garibaldi, sono entrambe ormeggiate nella base di Taranto. La Garibaldi, peraltro, è appena rientrata dopo il suo dispiegamento in Norvegia nell’ambito dell’esercitazione “Cold Response 2022”.
A navigare in pieno assetto operativo ad est di Creta è, invece, la portaerei statunitense Uss Harry Truman con il suo Combat Strike Group (Gruppo da battaglia). A non molte miglia di distanza, incrociano le unità della Standing Nato Maritime Group 2, cioè il gruppo navale di uno dei comandi permanenti per la parte marittima della Nato Response Force, dipendente dall’Allied Maritime Command basato a Northwood, in Inghilterra, e composto principalmente da unità di Stati del Mediterraneo, anche se vi operano pure unità navali del Nord Europa e, ovviamente, statunitensi. Sempre nel Mediterraneo orientale è attualmente in missione il sottomarino della marina italiana Scirè. Più a Nord, nel Mare Adriatico, sta navigando attualmente lo Standing Nato Contro misure mine Group 2, formato da cacciamine dell’Alleanza atlantica.
Navi russe si muovono, invece, nell’Egeo meridionale, si potrebbe trattare del Sag (Surface Action Group) dell’incrociatore Varyag. Un cacciatorpediniere classe Udalov è stato fotografato tre giorni fa mentre navigava a nord dell’isola di Creta, a circa 20 miglia dalla base Nato della baia di Suda. Il gruppo navale dell’incrociatore Ustinov sta probabilmente operando a sud di Creta, in un’area dalla quale potrebbe interdire l’accesso al Mediterraneo orientale. Un gruppo di navi cisterna e unità di appoggio sta incrociando, invece, ad est di Cipro. Da notare che sia l’Ustinov che il Varyag sono unità della stessa classe del Moskva affondato il 14 aprile nel Mar Nero da due missili ucraini Poseidon.
Di Redazione. (Confini e Conflitti)