Biden: «dobbiamo affrontare l’autoritarismo di Cina e Russia»

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(Roma il 04 febbraio 2021). « America is back, la diplomazia è tornata ». Così Joe Biden ha salutato e ringraziato i dipendenti del Dipartimento di Stato, « un gruppo incredibile di persone », dove oggi  si è recato nella sua prima visita di un’agenzia federale da quando è  presidente. « Sono stati degli anni difficili », ha detto ancora Biden rivolgendosi ai diplomatici ed alludendo a come durante i quattro anni di amministrazione Trump siano stati depotenziati ed accusati di essere il deep state che tramava contro il presidente. « Voi siete il volto dell’America, ed è importante come vi comportate,  non solo avete una grande forza intellettuale, ma anche un incredibile coraggio », ha detto ancora rivolto ai diplomatici.

« Ricostruire muscoli alleanze atrofizzati da Trump »

« Nelle ultime due settimane ho parlato con i leader di molti dei nostri amici più stretti per cominciare a riformare l’abitudine della cooperazione e ricostruire i muscoli delle alleanze democratiche atrofizzati da quattro anni di trascuratezza e abuso »: ha affermato Joe Biden. « Le alleanze dell’America sono tra i nostri asset più grandi » così come « guidarle con i mezzi della diplomazia stando spalla a spalla con i nostri alleati e partner ancora una volta », prosegue, ammonendo che bisogna anche « affrontare i nostri avversari e rivali diplomaticamente quando necessario ».

Biden a Putin: non subiremo più azioni ostili, reagiremo

Gli Usa « non subiranno più » le azioni ostili della Russia e risponderanno: lo ha detto Joe Biden al Dipartimento di Stato, annunciando verso Vladimir Putin un atteggiamento « diverso dal mio predecessore ».

« Navalny sia rilasciato subito e senza condizioni »

L’oppositore russo Alexey Navalny « dovrebbe essere rilasciato immediatamente e senza condizioni »: lo ha chiesto il presidente Usa Joe Biden parlando al Dipartimento di Stato. « Non esiteremo ad aumentare i costi per la Russia e a difendere i nostri interessi vitali e il nostro popolo », ha aggiunto.

« Dobbiamo affrontare l’autoritarismo di Cina e Russia »

« Dobbiamo fronteggiare le crescenti ambizioni della Cina e la determinazione della Russia di danneggiare la democrazia »: lo ha detto Joe Biden al Dipartimento di Stato, annunciando il suo impegno contro il loro autoritarismo.

« Affronteremo abusi e aggressioni Cina »

« Affronteremo gli abusi economici della Cina, contrasteremo le sue azioni aggressive e coercitive, respingeremo l’attacco della Cina ai diritti umani », ha inoltre dichiarato il presidente Biden. Allo stesso tempo, ha affermato l’inquilino della Casa Bianca,  »siamo pronti a lavorare con Pechino quando sarà nell’interesse dell’America farlo ».

« In Myanmar i militari lascino potere »

« I militari lascino il potere e tolgano tutte le restrizioni ». Così Joe Biden condannando il colpo di stato in Myanmar. I militari in Birmania devono « lasciare il potere, rilasciare i detenuti, e togliere le restrizioni ai mezzi di comunicazione e astenersi dalla violenza », ha chiesto Biden.

La guerra in Yemen « deve finire »; stop supporto Usa a Riad

La guerra nello Yemen « deve finire ». Cosi’ il presidente Joe Biden durante il suo discorso al dipartimento di Stato annunciando il ritiro del sostegno degli Usa all’offensiva militare della coalizione guidata dall’Arabia Saudita. « Per sottolineare il nostro impegno, poniamo fine a tutto il sostegno americano alle operazioni offensive nello Yemen, compresa le vendite rilevanti di armi », rimarca Biden. Washington, aggiunge il presidente, « continuerà ad aiutare e sostenere l’Arabia Saudita nella difesa della sua sovranità ».

Alzato tetto rifugiati a 125.000 all’anno

Gli Stati Uniti alzano a 125.000 all’anno il tetto sulle ammissioni dei rifugiati, ha quindi annunciato il presidente Joe Biden. Il presidente statunitense ha annunciato che firmerà un ordine esecutivo per aumentare le ammissioni annuali di rifugiati negli Stati Uniti a 125mila. E questo dopo che  l’Amministrazione Trump aveva più volte abbassato il tetto limite dei rifugiati ammessi, fino a prevederne 15mila l’anno. Il presidente  Biden ha quindi promesso che la sua Amministrazione « inizierà il duro  lavoro di ripristinare il nostro programma di ammissione dei rifugiati per aiutare a soddisfare una necessità globale che è senza  precedenti ». « Ci vorrà tempo per ricostruire ciò che è stato così gravemente  danneggiato », ha detto Biden riconoscendo i danni alle infrastrutture che supportano l’ammissione dei rifugiati da parte del suo predecessore.

(Rai News)