L’epidemia di coronavirus da la sua prima vittimi ai vertici dello Stato in Iran: la radio di Stato ha riportato che un membro dell’organismo di consiglio della Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, è morto dopo aver contratto il Covid-19.
La vittima è Mohammad Mirmohammadi, membro del Consiglio per il Discernimento, organo nato per dirimere le dispute tra il Parlamento e il Consiglio dei Guardiani, ma soprattutto con un ruolo consultivo per la Guida Suprema. Mirmohammadi, 71 anni, è morto in un ospedale di Teheran.
L’Iran – dove si teme che le autorità stiano insabbiando la reale dimensione dell’epidemia del nuovo coronavirus – ha registrato il numero di decessi maggiore dopo la Cina. Il contagio è arrivato fino ai vertici dello Stato: sono risultati positivi ai test, tra gli altri, la vice presidente Masoumeh Ebtekar e Iran Harirchi, vice ministro della Salute e capo della task force governativa per affrontare l’emergenza, il quale inizialmente aveva minimizzato le cifre dei contagi.
Ufficialmente, l’Iran conta 978 casi confermati di Covid-19 e 54 morti. In tutto il Medio Oriente, sono oltre 1.150 le persone contagiate e per lo più legate all’Iran. Gli esperti hanno fatto notare che la percentuale di decessi nella Repubblica islamica si attesta intorno al 5,5%, una media molto piu’ alta rispetto ad altri Paesi, e hanno ipotizzato che i numeri reali del siano molto piu’ alti di quelli resi noti finora. Teheran ha sempre smentito di occultare i dati. (AGI)