Siria: HRW denuncia, «colpire la vita a Idlib»

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Human Rights Watch ha pubblicato un nuovo report il 15 ottobre, inerente al conflitto siriano e, nello specifico, alla situazione nel governatorato Nord-occidentale di Idlib. Il presidente siriano, Bashar al-Assad, ed il suo alleato, la Russia, sono stati accusati di crimini di guerra. Il report, dal titolo «colpire la vita a Idlib», volge lo sguardo agli attacchi perpetrati dalle forze legate ad Assad e da quelle russe, che hanno preso di mira infrastrutture destinate alla popolazione civile. Motivo per cui, a detta dell’organizzazione, ciò significa commettere azioni equiparabili a crimini contro l’umanità. Tali accuse giungono in un momento in cui il governatorato Nord-occidentale di Idlib, ultima roccaforte posta sotto il controllo delle forze di opposizione, è interessata da una tregua concordata il 5 marzo scorso dal presidente russo, Vladimir Putin, e dal suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan. L’obiettivo è facilitare il ritorno di sfollati e rifugiati presso le proprie abitazioni, oltre che favorire una de-escalation del conflitto siriano, scoppiato il 15 marzo 2011. Idlib è gia stata il focus di un’offensiva iniziata nel mese di aprile 2019, intrapresa dall’esercito del governo siriano e dal suo alleato russo, desiderosi di riprendere il controllo del governatorato. HRW ha riferito, nel proprio report, di quanto accaduto da tale mese fino a marzo 2020, documentando i ripetuti attacchi, sia aerei sia via terra, che hanno causato la morte di centinaia di civili. Numerose, poi, le infrastrutture civili, tra cui scuole, mercati e ospedali, distrutti o gravemente danneggiati da munizioni a grappolo, armi incendiarie e bombe-barile, lanciate contro aree residenziali, dove è stata minata la vita di circa 3 milioni di siriani.

Tra i comandanti civili e militari, sia siriani sia russi, ritenuti responsabili di tali violazioni figurano i presidenti Bashar al-Assad e Vladimir Putin, comandanti in capo delle rispettive forze armate, a cui si aggiungono il ministro della Difesa siriano e secondo in comando delle forze armate siriane, il tenente generale Ali Abdullah Ayoub, il comandante dell’aeronautica militare siriana, il generale Ahmed Balloul, il ministro della Difesa russo e il secondo in comando delle forze armate russe, Sergei Shoigu, il primo viceministro della Difesa e capo di stato maggiore delle forze armate della Russia, Valery Gerasimov.

(hrw/ar)

(hrw/fr)