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Hezbollah e Hamas scaldano il fronte Nord di Israele: cosa succede ai confini col Libano

(Roma, 10.10.2023). Dal Libano proseguono gli attacchi da parte delle milizie Hezbollah: si intensificano in combattimenti nel nord di Israele lungo il confine de facto fra i due Paesi

Se a poche ore dall’attacco di Hamas di sabato scorso questa nuova fase del conflitto arabo-israeliano sembrava interessare soprattutto la striscia di Gaza, i combattimenti si stanno spostando ora decisamente anche verso nord.

Si intensificano gli scontri tra Hezbollah e le forze Idf nel nord di Israele

In questo momento la situazione sul campo nel nord del Paese, evolve di minuto in minuto. Le Brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno rivendicato il lancio di razzi dal sud del Libano. Il gruppo ha effettuato un « bombardamento missilistico » sull’area israeliana della Galilea occidentale, secondo la dichiarazione pubblicata sul canale di Hamas su Telegram, aggiungendo che il gruppo stava « adempiendo al proprio dovere ». Poco prima, ai residenti del villaggio israeliano di Metulla, ai confini con il Libano, è stato ordinato di evacuare immediatamente. La decisione è stata presa dal consiglio cittadino, scrive Haaretz, poichè nella zona sono in corso scambi di colpi tra Hezbollah e le forze armate israeliane. In risposta al missile anticarro lanciato poco fa dal sud del Libano contro un veicolo militare israeliano nella zona di Avivim, invece, un elicottero delle forze armate israeliane ha colpito una torretta di osservazione di Hezbollah. Non si segnalano feriti tra le forze di difesa israeliane. Un attacco immediatamente rivendicano dai miliziani sciiti: in un comunicato diffuso dalla tv Al Manar del movimento armato filo-iraniano si afferma: « La resistenza islamica (Hezbollah) ha lanciato due razzi teleguidati contro un carro armato sionista nei pressi dell’insediamento di Avivim e l’obiettivo è stato distrutto completamente ».

Solo nell’ultima ora i carri armati israeliani avevano colpito due postazioni di Hezbollah al confine con il Libano in risposta agli attacchi missilistici lanciati verso il nord di Israele. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliana in una nota. « L’Idf è preparato a tutti gli scenari e continuerà a proteggere i residenti dello Stato di Israele », affermano i militari.

Il resoconto di oggi: quindi razzi dal sud del Libano

Sono una quindicina i razzi lanciati oggi dal territorio libanese verso il nord di Israele: il sistema di difesa aerea dell’Idf ha intercettato con successo quattro razzi. Altri dieci, sono caduti in zone aperte. Fonti libanesi citati da Haretz riferiscono di 10-12 razzi lanciati dal Libano verso Israele, probabilmente da Hamas o dalla Jihad Islamica. Un fronte, quello settentrionale, che rischia di destabilizzare fortemente il Libano, ove o i terroristi che controllano Gaza hanno trovato una sponda in Hezbollah. « Il coinvolgimento del « Partito di Diò » può destabilizzare un Paese – il Libano – già da tempo attanagliato da una crisi politica ». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nelle comunicazioni al governo sulla situazione in Medio Oriente. « Ieri, il presidente del Consiglio ha ribadito al primo ministro libanese Mikati l’impegno dell’Italia ad evitare questa prospettiva. Il Libano rimane una nostra priorità », ha aggiunto Tajani.

Tra Libano e Israele: la Linea Blu in guerra

Questa mattina Israele è tornato oggi ad attaccare con l’artiglieria almeno due punti del Libano meridionale, vicino al confine tra i due Paesi, dove ieri erano stati uccisi tre membri di Hezbollah in operazioni legate alla guerra in corso tra lo Stato ebraico e le milizie islamiche a Gaza. « Nelle prime ore del mattino, le forze nemiche israeliane hanno bombardato la periferia delle città di Blida e Meiss al-Jabal con proiettili di artiglieria, e circa quattro proiettili sono atterrati in territorio libanese », ha riferito l’agenzia nazionale libanese Ann. Secondo i media ufficiali, i colpi sono stati sparati in risposta al sospetto di un nuovo « tentativo di infiltrazione » dal Libano in Israele, come accaduto già ieri.

La cosiddetta Linea Blu, il confine de facto tra i due Paesi, rimane oggi tesa a causa dei continui voli di droni israeliani sulla zona, secondo la televisione libanese Al Manar, che funge da microfono di Hezbollah e ha pubblicato i video dei presunti velivoli. Ieri il governo libanese ha sospeso le lezioni per oggi in tutte le scuole pubbliche e paritarie delle zone di confine, controllate dal movimento armato sciita. Israele starebbe bombardando con colpi di artiglieria una zona contesa tra Siria, Libano e Israele nota come le « Fattorie di Shebaa ». Lo riferisce sempre Al Manar, secondo cui i colpi di artiglieria israeliani prendono di mira zone boschive non abitate. Le immagini mostrano incendi scoppiati nella vegetazione di Bastarra, località a ridosso della Linea Blu.

L’esercito israeliano ha intensificato i combattimenti a nord da ieri, dopo aver riferito che militanti si sono infiltrati dal Libano nel territorio israeliano e che un « numero di sospetti armati » sono stati uccisi. Un ufficiale dell’Idf è morto dopo uno scontro con i militanti. Le Forze di Difesa Israeliane hanno ampliato la loro presenza lungo il confine con il Libano, inviando altre migliaia di truppe nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il portavoce dell’Idf, il tenente colonnello Jonathan Conricus. « La situazione al confine con il Libano è instabile. Siamo vigili. Abbiamo aggiunto decine di migliaia di truppe aggiuntive lungo il confine – riservisti e unità regolari – in previsione di un attacco di Hezbollah », ha detto alla CNN.

Di Francesca Salvatore. (Il Giornale)

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