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Si combatte nel Donbass: truppe russe a ridosso di Severodonetsk

(Roma, 20 maggio 2022). Si combatte duramente nel Donbass, come dimostrano i 12 morti di ieri nella sola città di Severodonetsk. Qui russi e filorussi oramai sono in prossimità della periferia di questa importante e strategico località, l’ultima in mano ucraina nell’oblast di Lugansk. É qui probabilmente che si concentreranno gli sforzi bellici principali di Mosca nelle prossime ore, ma è anche qui che gli ucraini dirotteranno uomini e mezzi per provare una difesa a oltranza della città. La massima preoccupazione è legata al fatto che Severodonetsk possa trasformarsi in una nuova Mariupol. Il presidente ucraino Zelensky ha messo in guardia in merito, definendo nelle scorse ore il Donbass “un autentico inferno” per via della nuova forte pressione militare imposta dai russi.

Si combatte anche nel fronte meridionale del Donbass e, in particolare, all’interno dell’oblast di Donetsk. Importante per Mosca è puntare le proprie attenzioni sulle città di Slovjansk e Kramatorsk, anch’esse strategiche e situate al di là delle fortificazioni naturali date dal corso dei fiumi della regione. A Kharkiv invece la situazione appare più calma, con la controffensiva di Kiev quasi ultimata e con i russi che combattono per garantire almeno una minima fascia cuscinetto lungo i propri confini. Tiene banco poi la questione legata ad Azovstal, l’acciaieria di Mariupol dove sono ancora presenti i vertici del Battaglione Azov, i quali hanno più volte rimarcato la loro volontà di non arrendersi.

Di Federico Giuliani, Mauro Indelicato. (Inside Over)

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