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Carri (poco) armati. Il punto debole dell’offensiva militare di Putin

(Roma, 03 aprile 2022). Pezzi di alberi, rami, paglia e persino tappeti sono usati dai soldati russi per camuffare i mezzi militari e depistare il nemico. Secondo gli esperti, questa mossa disperata conferma l’impreparazione delle truppe, che pensavano di vincere in modo rapido e veloce in Ucraina

Carri armati di fabbricazione sovietica, spediti dal governo degli Stati Uniti, sarebbero in arrivo per sostenere le forze ucraine in capo contro l’invasione di Vladimir Putin. Secondo il New York Times, la Casa Bianca è impegnata con gli alleati per il trasferimento dei tank nella regione del Donbass.

Un funzionario americano avrebbe precisato che la decisione di agire come intermediario per contribuire al trasferimento dei carri armati, che i soldati ucraini sanno usare, è la risposta americana alla richiesta di aiuto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Questa sarebbe la prima volta nella guerra che gli Stati Uniti contribuiscono al trasferimento di carri armati. Non si sa ancora però quante unità saranno inviate né da quali Paesi arriveranno.

Invece, di carri armati la Russia ne ha sempre meno. Lo Stato maggiore ucraino ha aggiornato questa mattina il report delle perdite dell’esercito russo. Contabilizza la morte di 17.800 soldati e la distruzione di 631 carri armati, 1.776 veicoli corazzati, 143 aerei e 134 elicotteri.

L’account Twitter “Ukraine Weapons Tracker”, che rintraccia e monitora l’utilizzo e acquisizione del materiale bellico ucraino, negli ultimi giorni racconta il ritrovamento di carri armati russi abbandonati.

I soldati russi che, invece, preferiscono non lasciare il tank hanno trovato in alberi, rami e paglia un modo per depistare il nemico. Il Washington Post riprende la curiosa strategia per coprire i carri armati con pezzi di alberi, e persino tappeti, per camuffarli e non essere identificati dai satelliti, i droni e i visori infrarossi.

Secondo gli analisti queste mosse delle truppe russe confermano la mancanza di materiale tecnologico sofisticato e di una preparazione adeguata a questo tipo di combattimenti.

Per Mike Jason, ufficiale dell’esercito americano in Iraq e Afghanistan, l’immagine del soldato russo che cerca di coprire il proprio mezzo con rami di pino, è un segno evidente di disperazione. Meglio di niente, aggiunge Jason, ma dimostra che non c’è competenza militare in questa scelta.

Condivide questa lettura Rob Lee, esperto militare russo e membro del Foreign Policy Research Institute: questo maldestro camuffamento dei carri armati russi  conferma la mancanza di preparazione e orientamento dei comandanti, o potrebbe anche provare l’eccesso di fiducia dell’esercito russo, che pensava – sbagliando – che la guerra in Ucraina sarebbe stata facile e veloce da vincere.

Di Rossana Miranda. (Formiche)

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