L'actualité du Proche et Moyen-Orient et Afrique du Nord

Medio Oriente: USA «spiazzati» da visita di Assad negli Emirati

(Roma, 23 marzo 2022). Lo rivela il portale “Axios”, citando due fonti a conoscenza del dossier e sottolineando come la vicenda rischi di rendere ancor più tese le relazioni tra gli Stati Uniti e gli Emirati

Gli Stati Uniti sono rimasti “spiazzati” dalla visita che il presidente della Siria, Bashar al Assad, ha compiuto venerdì 18 marzo negli Emirati Arabi Uniti, la prima in un Paese arabo dopo undici anni di guerra civile. Lo rivela il portale “Axios”, citando due fonti a conoscenza del dossier e sottolineando come la vicenda rischi di rendere ancor più tese le relazioni tra gli Stati Uniti e gli Emirati. Assad è arrivato ad Abu Dhabi venerdì scorso e ha incontrato l’erede al trono Mohammed bin Zayed e il premier e ministro della Difesa Mohammed bin Rashid Al Maktoum. I media di Stato siriani ed emiratini hanno dato notizia della visita dopo l’arrivo del presidente siriano e, secondo le fonti di “Axios”, solo a quel punto l’amministrazione del presidente Usa Joe Biden sarebbe venuta a conoscenza della missione. Secondo fonti israeliane, Mohammed bin Zayed avrebbe infatti messo a conoscenza dell’arrivo di Assad solo il primo ministro israeliano Naftali Bennett e il presidente egiziano Abdel Fatah Al Sisi.

L’irritazione degli Stati Uniti è stata espressa domenica dal portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, che ha parlato di “profonda delusione” per un “apparente tentativo di legittimare Bashar al Assad”, il quale “resta responsabile della morte e della sofferenza di un numero enorme di siriani, dello sfollamento di più di metà della popolazione nazionale e della detenzione arbitraria e della sparizione di oltre 150 mila uomini, donne e bambini siriani”. Price ha anche puntualizzato che l’amministrazione Biden non ha alcuna intenzione di cancellare le sanzioni imposte sulla Siria. Dall’altra parte, fonti emiratine sottolineano come la visita di Assad rientri in una “più ampia strategia” di Abu Dhabi volta a “mantenere canali di dialogo con tutti e a non avere nemici”.

Le relazioni tra Usa ed Emirati sono notevolmente peggiorate lo scorso gennaio, a seguito di un attacco missilistico del gruppo yemenita Houthi contro Abu Dhabi. I governanti emiratini hanno accusato Washington di aver risposto in maniera “troppo debole e troppo lenta” all’attacco e, il mese successivo, Mohammed bin Zayed si è rifiutato di accogliere il comandante del Comando centrale delle forze armate Usa, generale Frank McKenzie, quando questi era in visita ad Abu Dhabi. Gli Emirati, che hanno anche tentato senza successo di convincere gli Usa a designare nuovamente gli Houthi come organizzazione terroristica, si sono inoltre astenuti in sede di Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite al voto su una risoluzione di condanna dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. A contribuire al gelo nelle relazioni tra Stati Uniti ed Emirati anche le voci di una possibile rimozione dei Guardiani della rivoluzione iraniana (Pasdaran) dalla lista statunitense dei gruppi terroristici. Le tensioni sarebbero tali da aver spinto le parti ad annullare una visita programma negli Emirati e Arabia Saudita, prevista a marzo, del segretario di Stato Usa Antony Blinken.

Redazione. (Nova News)

Recevez notre newsletter et les alertes de Mena News


À lire sur le même thème