Israele: l’attentatore di Beersheba era stato arrestato nel 2015 per appartenenza allo Stato islamico

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(Roma, 22 marzo 2022). E’ un beduino israeliano della città di Hura il responsabile dell’attentato avvenuto oggi in un centro commerciale di Beersheba, nel sud di Israele, costato quattro morti e diversi feriti
E’ un beduino israeliano della città di Hura, in passato finito in carcere con l’accusa di terrorismo, il responsabile dell’attentato avvenuto oggi in un centro commerciale di Beersheba, nel sud di Israele, costato quattro morti e diversi feriti. Lo riferisce il quotidiano israeliano “Jerusalem Post”. L’uomo, identificato come Mohammad Ghaleb Abu al Qian, 34 anni, era un ex insegnante di scuola e sostenitore dello Stato islamico ed era stato arrestato nel 2015 con l’accusa di terrorismo. Da una prima ricostruzione, Al Qian ha condotto l’attacco assaltando con la propria auto un centro commerciale di Beersheba, colpendo i passanti con un coltello una volta uscito dalla propria auto. A fermare la furia omicida del 34enne un autista di autobus che si trovava nelle vicinanze e un altro passante, con il primo che ha esploso diversi colpi di arma da fuoco contro l’attentatore ferendolo mortalmente.
Secondo quanto riferito dal quotidiano israeliano “Jerusalem Post”, il primo ministro Naftali Bennett è stato aggiornato sull’attacco e ha tenuto consultazioni con il ministro della Pubblica sicurezza Omer Bar-Lev e il capo della polizia. Bennett ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, dicendo che “i civili che hanno sparato al terrorista hanno mostrato intraprendenza e coraggio e hanno impedito ulteriori vittime. Anche il ministro dell’Interno, Ayelet Shaked, ha espresso le condoglianze alle famiglie delle vittime.
Sull’accaduto si espresso anche il ministro della Difesa, Benny Gantz, il quale ha affermato che le Forze di difesa israeliane e le forze di sicurezza “utilizzeranno tutti i mezzi a loro disposizione per prevenire attacchi terroristici”. Da parte sua, il ministro degli Esteri, Yair Lapid, ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, affermando che “chiunque tenti di fare del male a civili innocenti dovrebbe sapere che lo Stato di Israele imporrà le sue mani su di lui e sarà perseguito nella misura massima consentita dalla legge”.
Anche il partito arabo Ra’am ha condannato l’attacco e ha inviato le condoglianze alle famiglie delle vittime, sottolineando che “i cittadini arabi dello Stato di Israele rispettano la legge e denunciano chiunque usi la violenza contro altri cittadini”. “Ra’am invita tutti i cittadini a mostrare responsabilità e a promuovere un discorso tollerante in questo momento difficile”, ha aggiunto il partito in una nota. L’attacco è stato invece lodato dal portavoce di Hamas, Abd al Latif al Qanou, che in una nota ha affermato che “i crimini dell’occupazione vengono affrontati solo con eroiche operazioni di accoltellamento, speronamento e sparatoria”. L’attacco è avvenuto in occasione dell’anniversario dell’assassinio del fondatore di Hamas Ahmed Yassin.
Redazione. (Nova News)