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New York Times: «la Cina chiese alla Russia di invadere dopo le Olimpiadi»

(Roma, 02 marzo 2022). Funzionari cinesi erano a conoscenza dei piani di invasione dell’Ucraina prima dell’escalation. L’ambasciata cinese a Washington smentisce: « Ipotesi senza fondamento con l’obiettivo di accusare la Cina »

Secondo il New York Times, Pechino era a conoscenza dei piani di guerra del Cremlino ben prima dell’escalation della tensione sull’Ucraina e dell’invasione, e chiese alla Russia ad inizio febbraio di non invadere il paese « prima della fine dei Giochi olimpici in Cina ».

Il Nyt cita il report di una intelligence occidentale, dove viene ricostruito l’incontro del presidente Putin con il suo omologo cinese, Xi Jinping, il 4 febbraio scorso, appena prima dell’apertura dei Giochi olimpici. Mosca e Pechino avevano poi diffuso una dichiarazione in cui dichiaravano che la loro partnership « non aveva limiti », denunciando l’allargamento della Nato e asserendo che « entrambi avrebbero stabilito un nuovo ordine globale attraverso una vera democrazia ». L’ambasciata cinese a Washington ha smentito la ricostruendo definendola una « ipotesi senza fondamento con l’obiettivo di accusare la Cina » .

Il reportage dei cronisti del Times

Secondo l’articolo, alti funzionari dell’amministrazione Biden hanno affermato che « trovano difficile credere che sia una semplice coincidenza che l’invasione di Putin sia iniziata subito dopo le Olimpiadi. »

L’inizio delle ostilità

La Cina ha tenuto la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi il 20 febbraio. Il giorno successivo Putin ha ordinato alle truppe russe di entrare in un’area dell’Ucraina orientale, controllata dai ribelli separatisti. Questo appena dopo che la televisione di stato russa, aveva trasmesso un incontro tra il presidente russo ed il consiglio di sicurezza nazionale, dove aveva affermato che « l’Ucraina dovrebbe far parte della Russia piuttosto che esistere come paese ». Subito dopo, il 24 febbraio, l’esercito ha iniziato un’invasione su vasta scala del paese, con attacchi alle città principali con missili balistici, proiettili di artiglieria e unità di carri armati.

Il Times scrive inoltre che « prima dell’invasione, Pechino e Mosca hanno annunciato un contratto di 30 anni per la Cina per l’acquisto di gas attraverso un nuovo gasdotto. La Cina ha anche revocato le restrizioni all’importazione di grano russo. Ma i funzionari statunitensi si aspettano che le grandi banche statali cinesi evitino di violare apertamente le sanzioni alla Russia per paura di mettere a repentaglio le proprie attività commerciali globali ».

(Rai New)

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