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Difesa: Marocco considera acquisto sistema di difesa israeliano Iron Dome

(Roma, Parigi, 08 novembre 2021). Il Marocco sta considerando l’acquisto del sistema anti-missile israeliano Iron Dome per rafforzare la difesa del Sahara occidentale e di altre zone militari sensibili. Lo riferisce il portale informativo “Morocco World News”, secondo il quale l’Iron Dome ha un tasso di successo del 90 per cento ed è progettato per impedire ai razzi a corto raggio e proiettili di artiglieria di cadere in aree popolose. Le batterie e gli intercettori dell’Iron Dome sono sviluppate dalle società israeliane Rafael Advanced Defense Systems e Israel Aerospace Industries. Le autorità di Rabat non hanno ancora confermato ufficialmente la notizia. Secondo alcune fonti statunitensi citate dal quotidiano “Agadir 24”, le Forze armate reali marocchine avrebbero iniziato ad attrezzare due basi aeree per ricevere un lotto degli ultimi aerei da combattimento F-16 Viper, nell’ambito di un contratto concluso due anni fa tra il Marocco e la società americana Lockheed Martin, in un accordo del valore di 4 miliardi di dollari.

Il rafforzamento dei sistemi di difesa del Regno nordafricano arriva in un momento di tensione crescente con Algeria. La presidenza algerina, infatti, ha accusato nei giorni scorsi Rabat di aver ucciso tre camionisti algerini sulla strada che collega Nouakchott, la capitale della Mauritania, alla città algerina meridionale di Ouargla, minacciando misure ritorsive. Da parte sua, il governo marocchino ha dichiarato di non voler essere coinvolto “nelle provocazioni del suo vicino orientale, l’Algeria”. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha invitato le due parti al dialogo per frenare l’escalation di tensione degli ultimi mesi.

Il Marocco controlla e governa la maggior parte del Sahara occidentale dal 1975 e rivendica la sovranità sul tratto dei territori desertici meridionali, ricchi di fosfati e di potenziali giacimenti di idrocarburi. L’annessione del Sahara occidentale al Marocco con la “Marcia verde” ha provocato una ribellione da parte del Fronte Polisario, a sua volta sostenuto dalla vicina Algeria. Le Nazioni Unite hanno negoziato un cessate il fuoco nel 1991, interrotto poi lo scorso novembre 2020. Il Fronte Polisario ha proclamato l’indipendenza della cosiddetta Repubblica democratica araba saharawi il 27 febbraio 1976. Ad oggi, tuttavia, la repubblica è riconosciuta da circa 80 paesi, ma non dalle Nazioni Unite e dall’Unione europea: la metà di questi Stati hanno peraltro “congelato” il riconoscimento per diversi motivi. Al contrario, sempre più paesi riconoscono l’autorità del Marocco nell’ex colonia spagnola, come dimostra la recente apertura di un consolato degli Emirati Arabi Uniti, della Giordania e Bahrein a Laayoune.

Redazione. (Nova News)

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