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Iraq: l’Isis rivendica il doppio attacco suicida di Baghdad

(Roma il 22 gennaio 2021). Si tratta dell’attacco più sanguinoso nella capitale irachena degli ultimi tre anni. Il bilancio è di almeno 35 morti e 100 feriti.

Lo Stato Islamico (Isis) ha rivendicato il duplice attentato kamikaze che ieri ha colpito un mercato in centro a Baghdad, ed è costato la vita ad almeno 35 persone, mentre più di cento sono rimaste ferite.

Si tratta del peggiore attacco nella capitale irachena degli ultimi tre anni dopo quello del gennaio 2018 che fece 27 morti nella stessa zona della città. Intanto le autorità irachene hanno deciso di rafforzare la sicurezza presente nell’area, vicino a piazza Tahrir, temendo una ripresa delle azioni terroristiche dell’Isis.

Secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno iracheno, un primo attentatore suicida ha lamentato di sentirsi male, richiamando attorno a sé una folla di persone prima di farsi saltare in aria.

L’esplosione ha creato il panico: diversi passanti si sono affrettati a soccorrere i feriti mentre altri scappavano. E’ in questo momento che il secondo attentatore suicida si è fatto esplodere. Sulla rete circola un video che riprende gli istanti precedenti la prima esplosione e quindi la devastazione che produce: si vede la folla riunita in mezzo alla strada e il lampo della deflagrazione.

L’Iraq ha dichiarato sconfitto militarmente il sedicente Stato islamico dal 2014 alla fine del 2017, ma cellule dell’organizzazione continuano a esistere e in alcuni casi a operare, specie nelle regioni desertiche del Paese mediorientale.

Nel Paese, dove si fanno sentire gli effetti della pandemia di coronavirus e dove aumentano la disoccupazione e i prezzi dei beni di prima necessità, continuano senza sosta le operazioni delle forze di sicurezza contro jihadisti e sospetti jihadisti e secondo i militari restano una minaccia cellule dormienti del gruppo la cui sconfitta militare è stata dichiarata nel dicembre 2017 dalle autorità irachene. « Non vuol dire sia l’inizio di un conflitto estremo in Iraq – ha commentato Renad Mansour, ricercatore del Programma Medio Oriente e Nord Africa di Chatham House – ma è un segnale che ricorda come serva ancora una soluzione sostenibile dal punto di vista politico e socioeconomico ».

« Fin quando resterà questa incoerenza – ha aggiunto con un riferimento a quanto accaduto in passato – penso dovremo purtroppo aspettarci altri di questi attacchi e un aumento nel tempo ». Secondo Sajad Jiyad della Century Foundation, citato dal Washington Post, l’obiettivo dell’Isis è farsi « sentire » nella vita quotidiana delle persone, e « dimostrare che ha ancora un peso ed è in grado di arrivare a una violenze estrema nonostante le sconfitte sul campo ». « Il governo – ha osservato – deve ripristinare in fretta la fiducia e dimostrare che non permetterà che gli attacchi dell’Isis tornino a essere la normalità ».

L’Unione europea ha condannato « fermamente l’attacco insensato e barbaro che ha scosso il centro di Baghdad, provocando numerose vittime e ferendo molti iracheni ». Lo afferma un portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera: « L’Unione europea esprime le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e ribadisce il suo pieno sostegno alle autorità irachene nella lotta all’estremismo e al terrorismo. E continuerà a sostenere con fermezza l’Iraq e il suo popolo a sostegno della sicurezza e della stabilità del paese ».

(La Repubblica)

(Foto-AFP/La Repubblica)

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