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Francia-Turchia: il sultano attacca ancora: «la mia speranza è che la Francia si sbarazzi del guaio Macron»

(Roma 04 dicembre 2020). I rapporti tra Turchia e Francia sono molto tesi da tempo. I due Paesi hanno visioni e interessi opposti in molti scenari di crisi, dal Mediterraneo orientale alla Libia, dalla Siria al Nagorno-Karabakh.

« Macron è un peso per la Francia. Macron e la Francia stanno attraversando un periodo davvero critico. La mia  speranza è che la Francia si sbarazzi del guaio Macron il prima possibile ». Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip  Erdogan, parlando ai giornalisti a Istanbul dopo la preghiera del  venerdì nell’ex cattedrale Santa Sofia trasformata in moschea a luglio. I rapporti tra Turchia e Francia sono molto tesi da tempo. I due Paesi hanno visioni e interessi opposti in molti scenari di crisi, dal Mediterraneo orientale alla Libia, dalla Siria al Nagorno-Karabkah. Erdogan non è nuovo ad attacchi contro Macron, accusato di essere contro l’Islam e i musulmani. « La Francia e l’Europa non meritano politici come Macron e quelli che condividono la sua mentalità, che non fanno altro che seminare odio » e « vorrebbero rilanciare le Crociate », aveva detto lo scorso ottobre riferendosi al sostegno del presidente francese alla rivista satirica Charlie Hebdo per la pubblicazione delle vignette su Maometto. Erdogan aveva anche definito Macron una persona con « problemi mentali » per le parole sulla libertà di espressione e paragonato la situazione dei musulmani in  Europa a quella degli ebrei sotto il nazismo. Sul Nagorno-Karabakh, Erdogan ha detto che la Francia ha perso la « possibilità di mediare ». Il presidente azero « Ilham Aliev ha dato un consiglio alla Francia: se amano tanto gli armeni, diano loro Marsiglia. Io dico lo stesso. Il Karabakh appartiene ai nostri fratelli azeri. Gli Stati Uniti e la Russia riconoscono che è sotto occupazione. Anche la Francia lo faceva, ma ora ha cambiato posizione », ha aggiunto il leader di Ankara, riferendosi ai tre Paesi che guidano il gruppo di Minsk dell’Osce, che dagli anni Novanta si occupa di cercare una soluzione al conflitto.

Erdogan: « Mi vaccinerò per dare l’esempio »

Il presidente turco ha poi parlato della situazione « vaccini », dicendo che la Turchia ha ordinato 50 milioni di dosi di CoronaVac della società cinese Sinovac Biotech, e la prima spedizione dovrebbe arrivare l’11 dicembre. Il governo sta anche parlando con la Russia per assicurarsi il suo vaccino. Il ministro della Sanità Fahrettin Koca ha dichiarato all’agenzia di stampa ufficiale Anadolu che lavorerà per convincere le persone a farsi vaccinare facendosi iniettare le dosi del vaccino cinese non appena le autorità turche ne approveranno l’uso. « Non ho problemi a vaccinarmi », ha detto anche Erdogan. « È necessario fare questo passo come esempio per i nostri cittadini ». La Turchia ha anche ordinato 1 milione di dosi del vaccino sviluppato dal produttore farmaceutico statunitense Pfizer e dalla società tedesca BioNTech. Erdogan ha detto di aver parlato con il co-fondatore di BioNTech Ugur Sahin, che è di origine turca. Il Paese ha visto un aumento delle infezioni con casi confermati che si attestano sopra i 30.000 al giorno su una media di 7 giorni. Il bilancio delle vittime da marzo ha raggiunto quota 14.316. Un blocco per il fine settimana, il primo dalla fine di maggio, inizierà venerdì sera.

(Rai News)

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