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Libia: ministro Esteri greco a Tobruk. la Turchia ha una responsabilità storiche nella crisi

Il ministro degli Esteri greco, Níkos Déndias, ha incontrato oggi il presidente del parlamento di Tobruk, Aguila Saleh. Secondo quanto rende noto il ministero degli Esteri di Atene tramite una nota stampa, Dendias ha condannato gli interventi di potenze straniere, in primis della Turchia, in Libia. «Abbiamo avuto l’opportunità di concordare insieme su come affrontare la crisi libica», ha dichiarato il ministro degli Esteri di Atene rimarcando che per la Grecia Saleh è l’unico interlocutore legittimo nel paese nord africano. Dendias ha osservato che la soluzione alla crisi in Libia può arrivare nel quadro del processo di Berlino e dell’iniziativa «interessante» del presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi. «La rimozione di tutte le forze straniere è un prerequisito per la pace e la stabilità», ha dichiarato Dendias sostenendo che «la Turchia ha una responsabilità storica per ciò che sta accadendo oggi in Libia», con una posizione «aggravata» dal trasferimento di mercenari dalla Siria e dalla violazione dell’embargo sulle armi. Dendias ha detto inoltre di aver parlato con Saleh della possibilità di creare un consolato greco a Bengasi per agevolare il commercio. «Abbiamo anche discusso della demarcazione dei confini marittimi tra Grecia e Libia», ha detto Dendias sottolineando che ciò avverrà nell’ambito del diritto internazionale e non del memorandum «non valido» tra Ankara e Tripoli. (NOVA)

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