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Le Monde : Cina spiò l’UE dall’ambasciata maltese a Bruxelles. La Valletta : «Falso»

Malta di nuovo al centro di polemiche e casi internazionali. La Valletta respinge quanto riportato dal quotidiano francese Le Monde secondo cui la Cina avrebbe svolto attività di spionaggio nei confronti della Commissione europea tramite l’ambasciata di Malta a Bruxelles. La sede è stata acquistata dal governo maltese nel 2004 per circa 21 milioni di euro e si trova in una posizione strategica molto vicino alla sede centrale della Commissione europea a rue Archimede. Secondo Le Monde, nel 2010 i servizi segreti britannici avrebbero avvisato le loro controparti belghe che la Cina stava svolgendo attività di spionaggio dagli uffici della Rappresentanza maltese presso l’UE a Bruxelles. Secondo il quotidiano francese, il governo cinese avrebbe finanziato l’acquisto e la ristrutturazione della sede. Ma il governo maltese bolla come false queste rivelazioni. Secondo il governo di Malta, peraltro, l’edificio sarebbe stato sottoposto a controlli interni ed esterni: «E’ importante chiarire che negli ultimi due anni il sistema di sicurezza della Rappresentanza permanente è cambiato e migliorato», ha dichiarato il governo maltese. L’ex ambasciatore maltese presso l’Ue, Richard Cachia Caruana, ha affermato che l’edificio era attrezzato con i massimi standard di sicurezza ed era regolarmente certificato dal Servizio di sicurezza maltese. Altre fonti diplomatiche affermano che la vera ragione della notizia pubblicata da Le Monde è la decisione presa dal governo maltese di non partecipare all’operazione navale dell’Ue «Irini» per rafforzare l’embargo delle armi delle Nazioni Unite sulla Libia, attraverso l’uso di risorse aeree, satellitari e marittime. Malta e la Cina hanno un’amicizia di lunga data dalla fondazione dei rapporti diplomatici quasi 50 anni fa. Entrambi i paesi hanno sviluppato una relazione forte a vari livelli, principalmente quelli che riguardano l’economia, l’energia, la salute, l’istruzione e la cultura. Durante l’amministrazione nazionalista nel 2015, il governo cinese aveva acquistato dal governo maltese 19.000 metri quadrati a Pembroke per 7,8 milioni di euro per la costruzione di un’ambasciata cinese. La decisione è stata approvata unanimemente dal Parlamento maltese. Lo scorso mese è stata presentata alle autorità maltesi l’applicazione per il rilascio dei permessi di costruzione. Residenti e ambientalisti si sono schierati contro il progetto. Nel frattempo, Malta è rimasta coinvolta in un’altra controversia diplomatica che riguarda il ruolo del nuovo ambasciatore in Italia. Appena quattro mesi dopo la sua nomina, il governo maltese ha richiamato il suo ambasciatore Joseph Cuschieri. Secondo rapporti locali che citano The Times of Malta, Cuschieri sarebbe arrivato a Roma in violazione del protocollo. Ma il ministero degli Esteri maltese ha dichiarato che Cuschieri ha iniziato a lavorare come ambasciatore designato in Italia dopo aver ricevuto l’ok dal governo italiano e che è una prerogativa del governo decidere quando nominare o sostituire un ambasciatore, secondo le esigenze. Cuschieri sarà sostituito da Carmel Vassallo, ex comandante delle forze armate di Malta. (Rai News)

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