(Roma, 05 marzo 2025). Mehdi Yarrahi era stato condannato per «la pubblicazione di una canzone illegale che sfida i costumi e la morale della società islamica»
Il cantante iraniano Mehdi Yarrahi ha ricevuto 74 frustate come parte della sua condanna per aver pubblicato una canzone che invitava le donne a togliersi il velo durante le proteste del 2022. Lo ha annunciato l’avvocato dell’artista Zahra Minuei su X, aggiungendo che con l’esecuzione delle frustate « si chiude il caso contro Yarrahi ».
Il cantante, all’inizio di gennaio era stato condannato a due anni e otto mesi di carcere e a 74 frustate per « la pubblicazione di una canzone illegale che sfida i costumi e la morale della società islamica ».
A febbraio, a causa del suo stato di salute, la condanna e’ stata commutata in sorveglianza elettronica (con una cavigliera con una limitazione di movimento di un raggio di 1.000 metri). Dopo aver scontato la sua condanna di reclusione, Yarrahi ha detto di essere pronto a ricevere le 74 frustate, anche se le considerava una tortura.
« Sono disposto a sopportare la condanna di 74 frustate e, sebbene condanni questa tortura disumana, non richiedo che venga annullata », ha scritto l’artista sui social network all’epoca. La canzone che ha fatto finire l’artista in prigione è « Roosarito » – che in persiano significa « il tuo velo » – in cui Yarrahi invitava le donne iraniane a togliersi l’hijab mostrando il suo sostegno alle proteste che hanno scosso il Paese nel 2022.
Nel video della canzone appaiono donne senza velo che ballano mentre viene suonata « donna, vita, libertà », lo slogan delle proteste scatenate dalla morte di Mahsa Amini – la 22enne deceduta il 16 settembre 2022, dopo essere stata arrestata dalla polizia morale iraniana per non aver indossato correttamente il velo islamico.
La sua morte ha provocato forti proteste in tutto il mondo, con i manifestanti che per mesi hanno invocato la fine della Repubblica islamica e che in Iran si sono spente dopo una forte repressione che ha causato 500 morti e migliaia di arresti. Oltre a Yarrahi, numerosi artisti sono stati condannati al carcere, tra cui il rapper Toomaj Salehi, inizialmente condannato a morte dalla Corte Suprema e rilasciato il primo dicembre dopo l’annullamento della condanna.
Di Francesco Spartà. (AGI)