Attacchi Israele a UNIFIL in Libano, condanna di Francia-Italia-Spagna : «Grave violazione»

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(Roma, Parigi, 11 ottobre 2024). Nota congiunta di Macron, Meloni e Sanchez. La premier: « Non sono accettabili ». Il presidente francese: « Stop esportazioni armi usate a Gaza e Libano unica leva per fine conflitti »

« In qualità di nazioni che da lungo tempo contribuiscono all’Unifil e partner di Libano e Israele, noi, leader di Francia, Italia e Spagna, condanniamo il recente attacco dell’Unifil da parte dell’Idf ». E’ quanto si legge in una nota congiunta di Emmanuel Macron, Giorgia Meloni e Pedro Sanchez.

« Esprimiamo la nostra indignazione dopo che diversi operatori di pace sono rimasti feriti a Naqoura. Questi attacchi costituiscono una grave violazione degli obblighi di Israele ai sensi della Risoluzione delle Nazioni Unite 1701 e del diritto internazionale umanitario. Questi attacchi sono ingiustificabili e devono cessare immediatamente » scrivono i leader di Francia, Italia e Spagna nella dichiarazione.

« Ricordiamo che tutti i peacekeeper devono essere protetti e ribadiamo il nostro elogio per l’impegno continuo e indispensabile delle truppe e del personale Unifil in questo contesto molto impegnativo » rimarcano Macron, Meloni e Sanchez.

« Contiamo sull’impegno di Israele per la sicurezza delle missioni Onu » e sulle missioni bilaterali « di mantenimento della pace in Libano, nonché » per la sicurezza « delle organizzazioni internazionali attive nella regione. Chiediamo inoltre un cessate il fuoco immediato e la piena attuazione della Risoluzione delle Nazioni Unite 1701 da parte di tutti gli attori, che è l’unico modo per consentire al popolo israeliano e libanese di tornare alle proprie case in sicurezza », scrivono ancora i leader di Francia, Italia e Spagna.

« Ribadiamo il nostro impegno per la piena attuazione dell’Unscr 1701 e per la missione Unifil, il cui contributo alla cessazione delle ostilità sarà fondamentale » concludono Macron, Meloni e Sanchez.

Giorgia Meloni

Raggiungere il cessate il fuoco a Gaza e in Libano, insieme al rilascio degli ostaggi israeliani – che sono ancora molti – ancora in mano ad Hamas. Poi la premier Giorgia Meloni, parlando al termine del vertice Med9 a Cipro, ha ribadito la sua condanna per l’attacco di Israele alla base Unifil: « E’ inaccettabile ».

« La parte più importante di questa discussione ruota su come arrivare a un cessate il fuoco a Gaza, in Libano, su come arrivare al rilascio degli ostaggi israeliani che sono ancora molti. E su come assistere al meglio le popolazioni civile coinvolte. Sono precondizioni per qualsiasi soluzione duratura della questione mediorientale », ha detto.

« Come sapete il quartier generale della missione Unifil e due basi italiane sono state raggiunte da colpi d’arma da fuoco sparati dalle forze israeliane. Come Italia non posso non tornare a condannare quello che è accaduto. Non è accettabile, viola quanto stabilito dalla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite », ha sottolineato Meloni.

« Il governo italiano sta seguendo con grande attenzione la situazione del contingente in Libano – ha affermato la presidente del Consiglio – I militari italiani impegnati nella missione Onu e in quella bilaterale Mibil prestano un’opera preziosa per la stabilizzazione dell’area ».

Emmanuel Macron

Le stesse parole ha usato il presidente francese Emmanuel Macron, intervenendo al Med 9: « E’ del tutto inaccettabile vedere le truppe dell’Unifil prese di mira deliberatamente dalle forze armate israeliane. Lo condanniamo. Non tollereremo che ciò si ripeta e ringrazio i colleghi del Med 9 di essersi espressi al nostro fianco in modo chiaro in proposito ».

« Cessare le esportazioni di armi utilizzate a Gaza e in Libano è l’unica leva per mettere fine ai conflitti », ha dichiarato inoltre Macron. « La Francia ha chiesto di porre fine alle esportazioni di armi da utilizzare in questi teatri di guerra. Altri leader hanno fatto lo stesso. Sappiamo tutti che questa è l’unica leva che può porre fine a tutto ciò », ha dichiarato il presidente francese aggiungendo: « Questo non è in alcun modo un appello a disarmare Israele contro le minacce contro questo Paese e questo popolo amico ».

(Adnkronos)