(Roma, 13 luglio 2024). “I decisori a Washington devono riconoscere che una politica che consiste nel mettere i paesi della regione gli uni contro gli altri non ha avuto successo e non avrà successo in futuro. Devono fare i conti con questa realtà ed evitare di esacerbare le tensioni attuali”
La dottrina di difesa dell’Iran non include armi nucleari e gli Stati Uniti dovrebbero “imparare dagli errori di calcolo passati e adattare la propria politica di conseguenza”, lo ha affermato il neo-eletto presidente della Repubblica islamica Masoud Pezeshkian, in un lungo messaggio pubblicato sul quotidiano iraniano “Teheran Times”. “I decisori a Washington devono riconoscere che una politica che consiste nel mettere i paesi della regione gli uni contro gli altri non ha avuto successo e non avrà successo in futuro. Devono fare i conti con questa realtà ed evitare di esacerbare le tensioni attuali”, ha ammonito il riformista, che ha parlato anche dei rapporti tra il suo Paese e l’Europa. Le relazioni “hanno conosciuto alti e bassi”, tuttavia “non vedo l’ora di impegnarmi in un dialogo costruttivo con i paesi europei per impostare le nostre relazioni sulla strada giusta, sulla base di principi di rispetto reciproco e parità di condizioni”, ha dichiarato Pezeshkian, spiegando che “le opportunità di collaborazione includono la cooperazione economica e tecnologica, la sicurezza energetica, le rotte di transito, l’ambiente, nonché la lotta al terrorismo e al traffico di droga, alle crisi dei rifugiati e ad altri campi, tutti ambiti che potrebbero essere perseguiti a beneficio delle nostre nazioni”.
Pezeshkian, eletto lo scorso 5 luglio dopo aver battuto l’”ultraconservatore” Saeed Jalili, ha inoltre evidenziato l’importanza di rafforzare i legami con i paesi della regione, affermando: “Non vediamo l’ora di collaborare con Turchia, Arabia Saudita, Oman, Iraq, Bahrein, Qatar, Kuwait, Emirati Arabi Uniti e organizzazioni regionali per approfondire i nostri legami economici, rafforzare le relazioni commerciali, promuovere investimenti in joint venture, affrontare sfide comuni e procedere verso la creazione di un quadro regionale per il dialogo, la creazione di fiducia e lo sviluppo”. La nuova amministrazione intende farsi promotrice “della creazione di una ‘regione forte’ piuttosto che di una in cui un singolo Paese persegue l’egemonia e il predominio sugli altri”. “Credo fermamente – ha proseguito Pezeshkian – che le nazioni vicine e fraterne non debbano sprecare le loro preziose risorse in competizioni erosive, corse agli armamenti o in un ingiustificato contenimento reciproco. Invece, punteremo a creare un ambiente in cui le nostre risorse possano essere dedicate al progresso e allo sviluppo della regione a beneficio di tutti”.
Come prima misura, “la mia amministrazione esorterà i paesi arabi confinanti a collaborare e utilizzare tutte le leve politiche e diplomatiche per dare priorità al raggiungimento di un cessate il fuoco permanente a Gaza, con l’obiettivo di fermare il massacro e impedire l’ampliamento del conflitto”, ha dichiarato Pezeshkian. “Dobbiamo quindi lavorare diligentemente per porre fine all’occupazione prolungata (di Israele) che ha devastato le vite di quattro generazioni di palestinesi. In questo contesto, voglio sottolineare che tutti gli Stati hanno un dovere vincolante ai sensi della Convenzione sul genocidio del 1948 di adottare misure per prevenire il genocidio; non di premiarlo attraverso la normalizzazione delle relazioni con i perpetratori”.
Il nuovo presidente ha inoltre evidenziato l’importanza per l’Iran di attori come Russia e Cina, che “ci hanno sempre sostenuto nei momenti difficili. Diamo molto valore a questa amicizia”. “La nostra tabella di marcia di 25 anni con la Cina rappresenta una pietra miliare significativa verso la creazione di una ‘partnership strategica globale’ reciprocamente vantaggiosa e non vediamo l’ora di collaborare più ampiamente con Pechino mentre avanziamo verso un nuovo ordine globale”, ha affermato Pezeshkian, ricordando inoltre che “nel 2023, la Cina ha svolto un ruolo fondamentale nel facilitare la normalizzazione delle nostre relazioni con l’Arabia Saudita, mostrando la sua visione costruttiva e il suo approccio lungimirante agli affari internazionali”.
La Russia, ha proseguito il presidente, “è un prezioso alleato strategico e vicino dell’Iran e la mia amministrazione continuerà a impegnarsi per espandere e migliorare la nostra cooperazione. Ci impegniamo per la pace per il popolo di Russia e Ucraina e il mio governo sarà pronto a supportare attivamente le iniziative volte a raggiungere questo obiettivo”. “Continuerò a dare priorità alla cooperazione bilaterale e multilaterale con la Russia, in particolare all’interno di quadri quali Brics, Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) e l’Unione economica eurasiatica (Uee)”, ha concluso Pezeshkian.