Elezioni Francia : i risultati definitivi, ecco i prossimi passi

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(Roma, 01 luglio 2024). Le Pen e il Rassemblement National dominano, quali sono le prospettive in vista del secondo turno ?

Il primo turno delle elezioni legislative tenutesi in Francia domenica 30 giugno ha visto l’indiscusso trionfo del partito di estrema destra Rassemblement National, che insieme agli alleati ha raggiunto il 33% dei voti. Secondo posto per il Nuovo Fronte Popolare, alleanza di sinistra che ha ottenuto il 28%, mentre la coalizione Ensemble pour la République, la coalizione del presidente Emmanuel Macron, ha raggiunto soltanto il 20,83%. Domenica 7 luglio il secondo turno, in cui verrà stabilita l’esatta composizione dei 577 seggi del parlamento: per formare un governo servirà almeno la maggioranza di 289 seggi.

I risultati delle elezioni francesi

Vincitore assoluto alla prima tornata delle elezioni legislative francesi, annunciate dal presidente Emmanuel Macron immediatamente dopo i risultati delle votazioni per il Parlamento Europeo, è stato il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen e Jordan Bardella, alleato con il presidente dei Repubblicani Eric Ciotti. Il gruppo ha ottenuto il 33% dei voti, suddivisi tra il 29,25% del RN e il 3,9% di Ciotti, presentatosi con propri candidati in contrapposizione al suo partito.

L’alleanza di sinistra Nuovo Fronte Popolare (NFP), che include il Partito Socialista, il Partito Comunista, gli ecologisti di Europe Écologie-Les Verts e La France Insoumise (di Jean-Luc Mélenchon) ha raggiunto il secondo posto con il 28% del voto popolare. Solo terza Ensemble pour la République, la coalizione del presidente francese Emmanuel Macron, che si è fermata al 20,83%. Il partito dei Repubblicani, dopo ver preso le distanze dal presidente Ciotti, è quarto con il 6,57%.

Come funziona il sistema elettorale francese

Secondo il sistema elettorale francese, gli unici candidati a vincere un seggio al primo turno elettorale sono coloro che, nella propria circoscrizione, si aggiudicano almeno il 50% più uno dei voti della propria circoscrizione, che rappresentino almeno il 25% degli elettori registrati. Le circoscizioni sono in totale 577, e domenica hanno conquistato il seggio 76 candidati.

Il secondo turno, previsto per il 7 luglio, vedrà al voto le circoscrizioni rimanenti, in cui non è stato ancora eletto un candidato. La legge elettorale francese stabilisce che candidati sfidanti in ogni circoscrizione siano i due più votati oltre a chi abbia raggiunto un numero di voti che rappresentino almeno il 12,5% degli elettori registrati.

Cosa sono i « triangolari » e cosa succedeà al secondo turno

A causa del sistema appena descritto, al secondo turno è alta la probabilità che si verifichino il cosiddetti « triangolari », ballottaggi a tre che, se a quattro, si chiamano « quadrangolari ». Quello del 7 luglio sarà con ogni probabilità il turno con il maggior numero di triangolari nella storia: 305, con 5 ballottaggi a quattro e 191 a due.

Cosa succederà al secondo turno (e dopo) dipenderà da come i partiti riusciranno ad accordarsi e coalizzarsi. Jean-Luc Mélenchon ha dichiarato che ritirerà i candidati arrivati terzi al primo turno nelle circoscrizioni in cui il RN ha raggiunto il primo posto, con l’intenzione di portare i voti delle opposizioni sul secondo arrivato. Meno chiare le intenzioni di Macron, per cui i ritiri si valuteranno di caso in caso.

La vittoria del RN ha spinto i partiti di opposizione a ricercare strategie elettorali per bloccare il cammino dell’estrema destra verso il governo, che potrebbe non raggiungere la maggioranza necessaria di 289 seggi e non nominare il 28enne Bardella come Primo ministro. Niente è deciso, quindi, e non è certo che emerga una maggioranza utile a governare da alcun gruppo politico.

Stando agli ultimi sondaggi, sembra che l’87% degli elettori del NFP siano disposti a votare per bloccare il Rassemblement National, contro il 62% di chi ha sostenuto la coalizione presidenziale.

Di Alessandro Balbo. (TG LA7)