(Roma, 20.12.2023). Questa notte l’Assemblea nazionale francese ha approvato il testo con 349 voti a favore e 186 contrari. Ieri in serata era arrivato il via libera del Senato, con 214 voti a favore e 114 contrari
Il presidente francese Emmanuel Macron si esprimerà in televisione oggi alle 19, dopo che la legge immigrazione, è stata approvata dal Parlamento. Lo ha annunciato con un comunicato il gruppo “France Television”, spiegando che il capo dello Stato interverrà nella trasmissione “C à Vous” dell’emittente televisiva “France 5”. Il presidente evocherà “i momenti chiave” del 2023″ e parlerà delle “prospettive del 2024”, si legge nel comunicato. Questa notte l’Assemblea nazionale francese ha approvato il testo con 349 voti a favore e 186 contrari. Ieri in serata era arrivato il via libera del Senato, con 214 voti a favore e 114 contrari. Il progetto di legge la scorsa settimana era stato bocciato dalla Camera bassa del Parlamento francese, che ha approvato una mozione di censura sostenuta dai principali partiti di opposizioni. Il documento è tornato così all’esame della Commissione mista paritaria del Parlamento, composta da sette senatori e sette deputati di diversi orientamenti politici che hanno trovato un’intesa su una bozza. Il progetto, fortemente inasprito rispetto alla versione iniziale presentata dal ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, è quindi tornato alle Camere, che lo hanno approvato con il sostegno dei Repubblicani e del Rassemblement National di Marine Le Pen.
L’appoggio della formazione di estrema destra ha aperto una crisi all’interno della maggioranza e del governo. Secondo diverse fonti citate dai media, il ministro della Salute, Aurelien Rousseau, ha presentato le dimissioni in nottata, ma la premier Elisabeth Borne questa mattina è intervenuta all’emittente radiofonica “France Inter” sostenendo che il capo dello Stato non le ha ancora effettivamente ricevute. Ieri sera altri ministri contrari alla legge, come quello dei Trasporti Clement Beaune o quella dell’Istruzione superiore Sylvie Retailleau, sono stati ricevuti a Matignon, sede del governo. Intervenendo all’emittente televisiva “Public Senat”, il segretario del Partito socialista Olivier Faure ha dichiarato che il presidente Emmanuel Macron è responsabile di “alto tradimento”. Il capo dello Stato “sta sposando le tesi di estrema destra”, ha detto Faure. Il quotidiano “Le Figaro” in un editoriale riferisce che questa legge sull’immigrazione è completamente “scappata” di mano al titolare dell’Eliseo. “Questa storia lascerà delle tracce”, scrive il quotidiano conservatore. Il quotidiano “Libération” afferma invece che “questa diga supplementare” contro l’estrema destra ieri è “saltata”. Per tutta risposta, la premier Elisabeth Borne ha affermato di avere “la sensazione di aver compiuto il suo dovere”. “Volevamo far votare un testo sulle misure utili, efficaci, attese dai nostri concittadini con due obiettivi: allontanare più rapidamente, più efficacemente quelli che non hanno il diritto di restare in Francia e integrare meglio quelli che scegliamo di accogliere”, ha detto Borne.
Tra le misure più importanti contenute nella legge, c’è quella che prevede il rilascio di assegni familiari a stranieri che regolarmente si trovano sul suolo nazionale solo se questi hanno cinque anni di residenza in Francia o 30 mesi di attività lavorativa. Agli studenti che provengono da un altro Paese, poi, verrà richiesto il pagamento di una cauzione. I prefetti avranno inoltre maggiori poteri decisionali nel rilascio dei titoli di soggiorno. Borne ha garantito che l’Assistenza sanitaria di Stato per i migranti irregolari “non sarà soppresso” come invece richiede la destra. Intanto, la Federazione degli attori della solidarietà, che racchiude più di 900 associazioni umanitarie, ha annunciato che darà ricorso al Consiglio di Stato.