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Africa: ISGS rialza la testa in Niger sfruttando il golpe

(Roma, 04.10.2023). ISGS rialza la testa in Niger sfruttando il golpe. Due attacchi violenti al confine con il Mali in una settimana. I jihadisti pro-ISIS approfittano del fatto che l’esercito e la Wagner sono impegnati a proteggere la Giunta

Lo Stato Islamico nel Grande Sahara (ISGS) ha lanciato un violentissimo raid contro le truppe in Niger, uccidendo almeno 29 soldati e ferendone molti altri. Si è trattato di un attacco complesso, geolocalizzato presso il villaggio di Tabatol (regione di Tahoua) al confine con il Mali. Solo una settimana prima c’era stata un’altra battaglia analoga a Kandadji in cui avevano perso la vita 12 militari. I jihadisti pro-ISIS hanno cominciato a rialzare la testa nel Paese africano dopo il golpe del 26 luglio scorso, sfruttando il fatto che l’esercito ha concentrato le sue attività nelle principali città per proteggere la Giunta ed evitare possibili rivolte popolari, sguarnendo così le aree più remote e pericolose come quelle al confine con il Mali e il Burkina Faso. Inoltre, i contractors della Wagner schierati a Niamey al momento sono numericamente insufficienti per poter contribuire in modo fattivo ad arginare la violenza. Infine, le forze multinazionali sono chiuse nelle basi in attesa dell’evoluzione degli eventi o si preparano a partire. Di conseguenza, si temono nuovi attacchi da parte di ISGS nel prossimo futuro, che potrebbero coinvolgere anche aree più centrali della Nazione

Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)

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