Brasile: sostenitori di Bolsonaro irrompono nel Palazzo del Congresso. Lula decreta l’intervento delle forze federali

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(Roma, 08.01.2023). Centinaia di militanti di estrema destra hanno preso d’assalto l’area istituzionale di Brasilia. La polizia ha cercato di respingerli coi lacrimogeni

In Brasile i sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno fatto irruzione nel Palazzo del Congresso di Brasilia. La polizia ha utilizzato candelotti di gas lacrimogeni per cercare di respingere le migliaia di militanti di estrema destra, che hanno preso di mira la sede istituzionale una settimana dopo l’insediamento del presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva. L’area intorno al Congresso era stata transennata dalle autorità, ma i bolsonaristi anti-Lula sono riusciti a sfondare i cordoni di sicurezza. Il presidente Lula ha condannato l’attacco « vandalo e fascista » e ha decretato l’intervento delle forze federali.

 Molti manifestanti sono riusciti a salire sulla rampa dell’edificio per occuparne il tetto e hanno già fatto irruzione nella sede del Parlamento e nell’edificio del Planalto, sede del governo, e anche nell’edificio della Corte Suprema.

Il presidente in carica, Lula, non si trova a Brasilia perché in visita nello Stato di San Paolo, in alcune aree alluvionate. Già a metà dicembre un gruppo di sostenitori di Bolsonaro avevano tentato di invadere il comando della polizia federale sempre a Brasilia.

Secondo le immagini diffuse dalle televisioni nazionali in un primo momento si era parlato di circa 400 le persone che hanno forzato le strutture, che si trovano tutte nella stessa area, detta Piazza dei tre poteri. Testimoni oculari hanno però sostenuto che all’offensiva, realizzata al grido di « pulizia generale! » e cantando l’inno nazionale brasiliano, hanno partecipato almeno 10-15mila persone. Video pubblicati anche degli stessi invasori mostrano atti di vandalismo e distruzione generalizzata. Gli invasori sono riusciti a raggiungere, senza alcuna resistenza delle forze dell’ordine, l’ufficio del presidente della Repubblica.

Il ministro della Giustizia: « La forza non prevarrà ». « Questo assurdo tentativo di imporre la volontà con la forza non prevarrà », ha affermato il ministro della Giustizia Flavio Dino. « Il governo del distretto federale afferma che ci saranno rinforzi. E le forze a nostra disposizione sono al lavoro. Io sono nella sede del Ministero della Giustizia ».

 Bolsonaro in Florida dal 30 dicembre. L’ex presidente Jair Bolsonaro, che non ha mai fatto le congratulazioni a Lula per la sua elezione, ha lasciato il Brasile il 30 dicembre, due giorni prima della fine del suo mandato, e a bordo dell’aereo presidenziale dell’Aviazione militare è andato in Florida, negli Stati Uniti.

Brasilia, devastato palazzo presidenziale di Niemeyer. Tra i video che arrivano da Brasilia, dopo l’assalto dei manifestanti pro Bolsonaro ai palazzi del potere del Brasile, si vedono persone che devastano le architetture, compreso il palazzo presidenziale Planalto, capolavoro modernista dell’architetto Oscar Niemeyer. Secondo quanto riferisce la stampa internazionale i criminali hanno occupato anche l’ufficio del presidente Lula.

Rimosso responsabile della sicurezza di Brasilia. Il governatore del distretto federale di Brasilia, capitale del Brasile, Ibaneis Rocha, ha rimosso il responsabile della Sicurezza pubblica, Anderson Torres. Torres, già ministro della Giustizia e della sicurezza nel governo dell’ex presidente, Jair Bolsonaro, risponde secondo i media della scarsa gestione della manifestazioni sfociate in invasione delle istituzioni. Lo stesso Torres su Twitter ha definito i disordini e la mancanza di rispetto per le istituazioni inaccettabili e ha avvertito che « il vandalismo e la depredazione saranno combattuti con il rigore della legge ».

Lula tiene una riunione di emergenza con l’esecutivo. Dopo l’assalto dei fan di Jair Bolsonaro ai palazzi delle istituzioni il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha tenuto una riunione d’emergenza con i ministri dell’esecutivo. Lula si trova ad Araquara, nello Stato di San Paolo. Alla riunione hanno partecipato i ministri della difesa, della giustizia e dei rapporti istituzionali.

Polizia spara proiettili di gomma dagli elicotteri, ripreso controllo della Corte suprema. La polizia militare sta sparando proiettili di gomma e stordenti dagli elicotteri per disperdere i manifestanti pro-Bolsonaro che hanno invaso i palazzi istituzionali di Brasilia. Lo riportano i media locali. Tutte le finestre del primo piano del Senato sono state distrutte e alcuni dei manifestanti sono già entrati al secondo piano. Nonostante la Polizia Legislativa e gli artificieri abbiano ripreso la rampa di accesso al Congresso, la parte superiore dell’edificio è ancora occupata. Intanto secondo « O Globo » la polizia brasiliana ha ripreso il controllo degli edifici della Corte suprema.

Lula decreto l’intervento federale contro « i vandali fascisti ». Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha condannato l’attacco « vandalo e fascista » e ha decretato l’intervento delle forze federali. « Queste persone devono essere punite in modo esemplare » ha detto in una dichiarazione alla stampa. « Pagheranno con tutta la forza della legge », ha avvertito il leader del Pt, definendoli « terroristi ».

La polizia riprende possesso del Palazzo presidenziale e avanza verso il Parlamento. La polizia brasiliana ha ripreso il controllo anche del palazzo del Planalto, sede della presidenza, dopo la sede del Tribunale supremo federale. Lo riferisce « O Globo ». Le forze di sicurezza adesso avanzano verso il Congresso. Truppe d’assalto della Polizia Militare del Distretto Federale cercano di riprendere il controllo del Congresso Nazionale.

(Tgcom24)