Proteste Iran. Guardie della rivoluzione: arrestati membri di media occidentali

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(Roma, 14 dicembre 2022). Le persone fermate per aver « ripreso video e immagini di diverse situazioni » avevano « il sostegno finanziario e di intelligence dei media occidentali », secondo quanto dice una nota

In Iran alcuni « membri di media occidentali che avevano ripreso video e immagini di diverse situazioni » sono stati arrestati. Lo hanno reso noto le Guardie della rivoluzione. Le persone arrestate, che si trovano a Pardis, a est di Teheran, avevano il sostegno finanziario e di intelligence dei media occidentali, si legge in una nota. Durante le proteste in corso da tre mesi nel Paese diverse foto e riprese sono state inviate ai social media e alle tv all’estero.

Tajani: « Situazione inaccettabile »

Le proteste in corso da mesi in Iran, iniziate dopo la morte di Mahsa Amini, hanno portato anche a diverse esecuzioni nei confronti di alcuni manifestanti. Proprio di questo ha parlato il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo all’evento sul Premio Sacharov al Senato. Tajani ha definito « inaccettabile » la situazione a Teheran. « Invitiamo le autorità iraniane a fare marcia indietro e impedire altre condanne a morte » per i giovani che hanno partecipato « a manifestazioni in cui si chiedeva la libertà », ha detto Tajani.

Le esecuzioni dei manifestanti

In Iran è stato giustiziato lunedì Majidreza Rahnavard dopo che, la settimana precedente, era stata eseguita la condanna capitale per Mohsen Shekari. L’agenzia di stampa legata alla magistratura iraniana, Mizan, ha anche pubblicato sul suo sito le foto dell’impiccagione pubblica di Majidreza. Per lui l’accusa era di aver ucciso due Basiji, componenti della forza paramilitare fondata dall’ayatollah Khomeini. Secondo Human Rights Activists almeno 488 persone sono state uccise dall’inizio delle manifestazioni a metà settembre. Altre 18.200 persone sono state arrestate dalle autorità.

Sospesa una condanna a morte

La Corte suprema iraniana intanto ha sospeso l’esecuzione di Mahan Sadrat Marni, manifestante 23enne, condannato a morte. Il suo avvocato, Abbas Mousavi, ne aveva dato annuncio su Instagram. Un’ora dopo è arrivata la conferma da Teheran: « La decisione di sospendere l’esecuzione della condanna a morte è stata emessa dalla Corte suprema », riferisce BBC Persian. Prima dell’annuncio ufficiale l’avvocato Mousavi aveva scritto che Mahan Sadrat era stato salvato e che l’ordine di sospendere l’esecuzione era stato emesso sulla base di una richiesta di riprendere il procedimento penale.

(Tgcom24)