Il ministero della Difesa russa ha accusato la Royal Navy britannica di aver partecipato alla preparazione e attuazione dell’operazione che ha portato al danneggiamento dei gasdotti: « I rappresentanti di questa unità della Marina britannica hanno preso parte alla pianificazione, al supporto e all’attuazione di un atto terroristico nel Mar Baltico »
Il ministero della Difesa a Mosca ha accusato la Royal Navy britannica di aver partecipato alla preparazione e attuazione dell’operazione di sabotaggio dei gasdotti Nord Stream. Lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti.
« A quanto risulta, i rappresentanti di questa unità della Marina britannica hanno preso parte alla pianificazione, al supporto e all’attuazione di un atto terroristico nel Mar Baltico il 26 settembre di quest’anno per indebolire i gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2 », ha detto il portavoce.
Non è l’unica accusa che il Cremlino rivolge a Londra: « L’attacco alla città di Sebastopoli, in Crimea, è stato preparato con l’aiuto di specialisti militari britannici ». Il portavoce del Ministero si rifesisce alla flotta del Mar Nero della Marina russa che ha subito un attacco con droni nella baia della città.
« La preparazione di questo atto terroristico e l’addestramento del personale militare del 73 Centro speciale per le operazioni marittime ucraino sono stati effettuati sotto la guida di specialisti britannici situati nella città di Ochakov, nella regione di Mykolaiv in Ucraina », Secondo Mosca, le navi della flotta russa del Mar Nero attaccate dai droni ucraini sono quelle coinvolte nel garantire la sicurezza del « corridoio del grano ».
(AGI)