Licenziato il capo della cybersicurezza tedesca accusato di legami con la Russia

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Il caso sollevato da una serie di inchieste giornalistiche sui rapporti tra il responsabile della sicurezza informatica della Germania e un ex spia del Kgb

Berlino ha licenziato il capo dell’agenzia tedesca per la sicurezza informatica (Bsi), Arne Schoenbohm, dopo che la scorsa settimana i media nazionali lo avevano accusato di legami con un’associazione vicina ai servizi segreti russi. La rimozione ha effetto immediato, ha annunciato Nancy Faeser, ministra degli Interni tedesca.

Al centro delle accuse contro Schoenbohm c’è il gruppo di influenza « Consiglio per la cybersicurezza tedesco », che egli stesso aveva contribuito a fondare una decina di anni fa, e di cui fino alla scorsa settimana faceva parte la Protelion, una azienda considerata vicina all’intelligence russa. Secondo quanto riferito dalla Spiegel, Protelion sarebbe una filiale dell’impresa russa O.a.o. Infotecs, che a sua volta sarebbe stata fondata da un ex collaboratore del Kgb.

Dopo le rivelazioni sulla stampa, la ministra Faeser ha avviato degli accertamenti e nel giro di pochi giorni ha preso la decisione di « proibire a Schoenbohm di svolgere le sue attività ufficiali come presidente del Bsi con effetto immediato ». Le notizie diffuse dai media, spiega un portavoce della ministra, hanno avuto l’effetto di « danneggiare in modo permanente la necessaria fiducia del pubblico nella neutralità e nell’imparzialità dello svolgimento delle funzioni ufficiali in qualità di presidente della più importante autorità tedesca per la sicurezza informatica », a maggior ragione alla luce della guerra in corso in Ucraina.

Per quanto riguarda le accuse rivolte al capo del Bsi, « verranno tutte scrupolosamente messe sotto esame e sottoposte a valutazione ». In particolare, era stata la trasmissione televisiva « Zdf Magazine Royal » a tornare sulla vicenda, dove si era anche ricordato che l’ex collaboratore del Kgb aveva avuto un’onorificenza dallo stesso presidente russo Vladimir Putin.

L’esclusione della Protelion dall’associazione co-fondata da Schoenbohm, annunciata la settimana scorsa, non è bastata a calmare le acque. Schönbohm è stato alla guida del Bsi dal 2016. Già prima della sua nomina ha dovuto affrontare critiche per la sua mancanza di competenza in materia di cybersicurezza da parte dei parlamentari dell’opposizione. Il Bsi si occupa di attacchi informatici e protezione delle reti e ha un ruolo chiave nella nuova agenda tedesca sulla cybersicurezza.

Di Eleonora Mureddu. (Europa Today)