(Roma, 23 settembre 2022). La Casa Bianca pubblica il documento congiunto dei sette ‘grandi’ del mondo sulla consultazione nelle regioni ucraine occupate dai russi
I Paesi del G7 « non riconosceranno mai » i risultati dei « referendum farsa » voluti dalla Russia nei territori dell’Ucraina orientale. E’ quanto si legge in un comunicato congiunto dei 7 ‘grandi’ del mondo.
« Queste azioni – continua il documento congiunto del gruppo dei Paesi del G7 – violano chiaramente la legge internazionale e la Carta delle Nazioni Unite e vanno diametralmente contro il rispetto della legge tra le nazioni ».
« Questo referendum farsa cominciato oggi dalla Russia non ha effetto legale o legittimità, come dimostrato dai metodi frettolosi nell’organizzarlo e dall’intimidazione della popolazione locale ».
Questi referendum, in aree che sono state poste sotto il controllo russo, « non rappresentano una legittima espressione di volontà del popolo ucraino, che si è opposto con forza ai tentativi russi di cambiare con la forza in confini ».
Non riconosceremo mai – continuano – questi referendum che appaiono essere un passo verso l’annessione russa e non riconosceremo l’annessione se avverrà ».
« Deploriamo inoltre – si legge nel testo pubblicato dalla Casa Bianca – i deliberati passi russi che hanno alzato la tensione, inclusa la parziale mobilitazione dei riservisti e l’irresponsabile retorica nucleare ».
Il G7 lancia un appello a « tutti i Paesi » a rigettare « in modo inequivocabile » i « referendum farsa ». I Sette Grandi garantiranno all’Ucraina ulteriori aiuti finanziari, umanitari, militari, diplomatici e legali, anche attraverso la Conferenza per la ricostruzione del Paese in programma a Berlino il 25 ottobre.
« Noi – conclude il documento – resteremo fermamente al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario ».