(Roma, 11 settembre 2022). Israele si sta impegnando per fare in modo che l’Iran non stabilisca basi “terroristiche” in tutto il Medio Oriente e soprattutto in Siria. Lo ha affermato, oggi, il primo ministro israeliano, Yair Lapid, sul proprio account Twitter, aggiungendo: “Voglio sottolinearlo: Israele non accetterà che la Siria venga utilizzata come asse per trasferire armi alle organizzazioni terroristiche e non accetterà la creazione di basi iraniane o basi di milizie al nostro confine settentrionale”. Lapid ha poi fatto sapere di aver avviato, in collaborazione con il primo ministro alternato, Naftali Bennett, e il ministro della Difesa, Benny Gantz, “una campagna politica di successo” volta a bloccare l’accordo sul nucleare iraniano e fare in modo che non vengano revocate le sanzioni contro Teheran. “Non è ancora finita, la strada è lunga, ma ci sono segnali incoraggianti”, ha affermato il premier israeliano.
Lapid ha poi ringraziato Francia, Germania e Regno Unito per la loro “posizione risoluta” sulla questione. “Dopo gli Stati Uniti, ieri i Paesi europei hanno annunciato che l’accordo sul nucleare con l’Iran non verrà firmato e che i fascicoli dell’indagine aperta sull’Iran presso l’Agenzia internazionale per l’energia atomica non verranno chiusi”, ha dichiarato Lapid aggiungendo: “Negli ultimi mesi abbiamo avuto un dialogo tranquillo e intenso con loro e sono state presentate loro informazioni di intelligence aggiornate sull’attività iraniana nei siti nucleari”. La parole di Lapid sono giunte dopo che, ieri, Francia, Germania e Regno Unito hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui hanno affermato che l’Iran sta continuando “a intensificare il suo programma nucleare ben oltre ogni plausibile giustificazione civile” e che vi sono « seri dubbi sulle intenzioni e sull’impegno dell’Iran per un esito positivo del Piano globale d’azione congiunto (Joint comprehensive plan of action, JCPOA)”.