(Roma, 01 luglio 2022). Il testo è composto da 142 articoli divisi in dieci capitoli, il decano degli avvocati tunisini, Ibrahim Bouderbala, aveva rivelato che la bozza della nuova Costituzione della Tunisia prevede il ritorno al sistema presidenziale
La presidenza della Repubblica di Tunisia ha pubblicato alla mezzanotte del 30 giugno sulla Gazzetta ufficiale la bozza della nuova Costituzione che verrà sottoposta a referendum il prossimo 25 luglio. Secondo l’emittente radiofonica tunisina “Mosaique Fm”, il testo è composto da 142 articoli divisi in dieci capitoli. Il decano degli avvocati tunisini, Ibrahim Bouderbala, aveva rivelato che la bozza della nuova Costituzione della Tunisia prevede il ritorno al sistema presidenziale. Inoltre, secondo quanto annunciato nei giorni scorsi dal capo dello Stato, Kaies Saied, nel testo “non si farà riferimento ad uno Stato la cui religione è l’Islam”, circostanza che segnerebbe un precedente nei Paesi arabi.
In base al testo pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, è sparito infatti il riferimento all’Islam come “religione di Stato”. “La Tunisia è uno stato libero, indipendente e sovrano”, si legge nel primo articolo del testo. Una formula molto diversa dal primo articolo della Costituzione tunisina del 2014, spesso citato come “modello” per ispirare altri Paesi arabi, che recita: “La Tunisia è uno Stato libero, indipendente e sovrano; la sua religione è l’Islam, la sua lingua l’arabo e il suo sistema è repubblicano”. Tuttavia, nell’articolo cinque, la bozza afferma che “la Tunisia fa parte della nazione islamica e lo Stato da solo deve lavorare per raggiungere gli obiettivi dell’Islam nel preservare la vita, l’onore, il denaro, la religione e la libertà”.
Altra novità della bozza costituzionale il diritto di sciopero disciplinato dall’articolo 41. Il diritto di sciopero è infatti “garantito” ma “non si applica” a giudici, militari e forze di sicurezza interna. “Il diritto sindacale, compreso il diritto di sciopero, è garantito. Questo diritto non si applica all’esercito nazionale. Il diritto di sciopero non comprende i giudici, le forze di sicurezza interna e il tribunale”, recita il testo pubblicato proprio mentre è in corso uno sciopero nazionale dei magistrati. La bozza costituzionale garantisce inoltre “diritti e libertà individuali e pubblici” e afferma che uomini e donne sono “uguali nei diritti e nei doveri”. Afferma anche che il diritto a “riunioni e manifestazioni pacifiche sono garantiti”. La nuova Costituzione dovrà sostituire quella del 2014 che aveva stabilito un sistema ibrido fonte di conflitti ricorrenti tra potere esecutivo e legislativo.