Jet russi con testate nucleari sui cieli della Svezia

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(Roma, 30 marzo 2022). Putin minaccia l’Europa. Secondo il capo dell’aeronautica svedese « la violazione è stata un atto deliberato con l’obiettivo di intimidire » il Paese scandinavo

Due dei quattro aerei russi che avevano violato lo spazio aereo della Svezia lo scorso 2 marzo erano equipaggiati con armi nucleari. A riportare la notizia – per ora non confermata né smentita dal governo di Stoccolma – è stato il canale televisivo svedese TV4. Fonti raggiunte dai giornalisti locali hanno definito la violazione dello spazio aereo un atto deliberato, quindi non involontario, con l’obiettivo di intimidire la Svezia.

L’insolita formazione di caccia da combattimento era decollata dalla base aerea russa di Kaliningrad lo scorso 2 marzo. Si trattava di quattro velivoli: due aerei da combattimento Sukhoi Su-24 scortati da due aerei Sukhoi Su-27. Secondo le fonti riportate da TV4, i due aerei d’attacco erano equipaggiati con armi nucleari. La violazione dello spazio aereo svedese nei cieli intorno all’isola di Gotland era stata segnalata e denunciata dal governo di Stoccolma nello stesso giorno in cui è avvenuta.

“La violazione russa dello spazio aereo svedese è ovviamente del tutto inaccettabile”, aveva reagito a caldo il ministro della Difesa, Peter Hultqvist, che si trovava sull’isola di Gotland al momento dell’ingresso non autorizzato da parte dei jet russi. Un’azione che “porterà a una ferma risposta diplomatica dalla Svezia. La sovranità e il territorio svedesi devono sempre essere rispettati”, aveva aggiunto Hultqvist.

Il particolare che si è aggiunto nelle ultime ore è dunque quello del presunto carico di testate nucleari in due dei quattro jet individuati dall’aviazione militare svedese, in massima allerta dall’inizio del conflitto in Ucraina. Una notizia che – anche se non confermata a livello ufficiale – non fa altro che incrementare il sentimento di insicurezza del Paese scandinavo che, assieme alla vicina Finlandia, non ha mai fatto richiesta di aderire alla Nato. Proprio il ritorno del dibattito sull’eventuale adesione di Stoccolma ed Helsinki all’Alleanza atlantica aveva scatenato la rabbia del Cremlino.

« È ovvio che se la Finlandia e la Svezia aderiranno alla Nato, ci saranno gravi conseguenze militari e politiche », aveva detto all’agenzia di stampa Interfax Sergei Belyayev, alto ufficiale del ministero degli Esteri russo, lo scorso 12 marzo, ovvero dieci giorni dopo la violazione dello spazio aereo svedese.

Le forze armate svedesi – ha affermato TV4 – per il momento hanno preferito non confermare se i due aerei d’attacco fossero dotati o meno di testate nucleari. Tornando però sulla violazione dello spazio aereo svedese, il capo dell’aeronautica Carl-Johan Edstrom ha affermato di non avere dubbi sul fatto che si sia trattato di “un’azione consapevole”. « Il che è molto grave – ha aggiunto soprattutto perché la Russia è un Paese in guerra”.

Di Tommaso Lecca. (Europa Today)