Luttwak ora spiega: «Chi è l’uomo che può rimuovere Putin…»

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(Roma, 28 febbraio 2022). Secondo il politologo Edward Luttwak insistendo con le sanzioni economiche Vladimir Putin potrebbe essere rimosso. Così Mosca rischia di finire nel caos

A detta di molti analisti, l’avanzata russa in Ucraina si sta rivelando più lenta del previsto. Merito della resistenza ucraina, più tenace di quanto non aveva previsto Mosca, oppure Vladimir Putin ha sbagliato i calcoli e si è avventurato in uno scenario non preventivato appieno ? Difficile rispondere adesso a questa domanda. Ma Edward Luttwak ha analizzato la situazione da un’altra prospettiva.

La leva delle sanzioni

Al di là degli affari prettamente militari, è importante accendere i riflettori sull’effetto delle sanzioni economiche inflitte alla Russia dai Paesi europei e da gran parte della comunità internazionale. Aumentando la pressione sull’economia russa spingendo la leva delle suddette sanzioni, i piani di Putin potrebbero implodere su se stessi. « Data la dinamica della guerra, con le offensive russe che incontrano la crescente resistenza ucraina, c’è solo un modo per fermare la distruzione della modesta prosperità della Russia », ha scritto su Twitter Luttwak.

Il modo, come anticipato, consisterebbe nell’aumentare le sanzioni. Non solo: il politologo statunitense ha parlato anche della « rimozione di Putin da parte di Sergei Naryshkin e altri funzionari che si sono opposti alla guerra ». In altre parole, Luttwak sostiene che Naryshkin, il direttore del Servizio di intelligence internazionale russo, dovrebbe farsi avanti e porre così fine alla crisi. « Gli amici russi mi dicono che non conoscono nessuno che creda che la Russia abbia dovuto invadere l’Ucraina per proteggere la sua minoranza russa da intimidazioni e genocidi dei neo-nazisti, e /o per impedire installazioni di missili nucleari », ha aggiunto l’esperto.

La previsione di Luttwak

Fino a questo momento l’Ucraina non è ancora stata espugnata e Kiev, la sua città più importante nonché cuore del potere, è ancora in piedi. Volodymyr Zelensky, pur costretto a nascondersi – e finito nella lista nera delle forze russe – è ancora al suo posto e sta conquistando sempre più consenso ogni giorno che passa. L’esercito ucraino, inoltre, non sembrerebbe aver abboccato all’amo gettato da Putin, quando il presidente russo ha chiesto loro di prendere il potere e trattare il cessate il fuoco con Mosca. Unendo i punti elencati, emerge uno scenario nel quale tutte le pressioni si troverebbero sulle spalle di Putin.

A detta di Luttwak il presidente russo sarebbe dunque in seria difficoltà, e il perché viene spiegato in un altro cinguettio: « Zelensky non è fuggito, il Governo non è crollato, le forze armate non si sono sciolte, le forze russe non hanno sequestrato ogni città e la popolazione di Kiev non attende obbedientemente il dominio russo ». E ancora: « L’accordo di Putin sui colloqui con i rappresentanti di Zelensky è un’abietta resa: ormai i russi avrebbero dovuto avere il controllo a Kiev e in tutta l’Ucraina con Zelensky morto o esiliato ». Nei giorni scorsi, il politologo aveva dichiarato che Putin si sarebbe « imbarcato in un’avventura su larga scala senza mezzi » e che alla fine sarebbe caduto. « È stato un bravo giocatore di poker, ma ora sta giocando alla roulette », ha aggiunto Luttwak, spiegando che la Russia non avrebbe uomini sufficienti per far crollare definitivamente l’Ucraina.

Di Federico Giuliani. (Il Giornale)