Erdogan inaugura nuovo tunnel stradale che collega la Turchia al Caucaso

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(Roma, 31 dicembre 2021). Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha inaugurato un importante progetto stradale che collega la Turchia alla regione del Caucaso attraverso la Georgia. Si tratta del tunnel Pirinkayalar, lungo 2.246 km, che si estende dalla provincia Uzundere di Erzurum alla Georgia, attraverso la città confinante di Artvin. L’investimento, oltre a collegare i Paesi della regione, dovrebbe aumentare anche il commercio, le attività economiche, e attirare il turismo.

“Questo tunnel stradale contribuirà allo sviluppo di Erzurum e Artvinin qualità di importanti destinazioni turistiche. Faciliterà anche il trasporto verso il Caucaso attraverso queste due città”, ha spiegato Erdogan in un videomessaggio, in occasione dell’inaugurazione del progetto. Il tunnel Pirinkayalar sostituirà un vecchio e pericoloso passo di montagna e, secondo quanto aggiunto dal presidente turco, farà risparmiare circa 18 milioni di lire turche grazie al collegamento diretto con il Caucaso, e ridurrà ogni anno 230 tonnellate di emissioni di carbonio.

Il settore dei trasporti è una delle aree su cui il governo del Partito per la giustizia e lo sviluppo (AKP) si è concentrato negli ultimi diciannove anni e, con grandi sforzi, il governo turco è riuscito a espandere con successo strade a doppia corsia da 6.100 chilometri a 28.473 chilometri, ha dichiarato Erdogan, il quale ha precisato che l’importo degli investimenti infrastrutturali è stato pari a 3,5 trilioni di dollari. “Questi investimenti non sono stati fatti per mettersi in mostra, ma come infrastruttura della crescente economia turca e del suo sviluppo. La Turchia ha l’infrastruttura più nuova e moderna tra tutte le nazioni sviluppate e in via di sviluppo”, ha chiarito il leader turco.

Sottolineando gli sforzi che le autorità stanno compiendo per rendere la Turchia una delle prime 10 economie al mondo, Erdogan ha affermato che il Paese, non solo raggiungerà gli obiettivi prefissati per il 2023, ma getterà anche le basi per la propria visione del 2053. A suo dire, Ankara non sta solo solo inaugurando un tunnel stradale, ma “sta gettando le basi di un lungo e sacro cammino per il brillante futuro”.

Il 26 dicembre, il presidente turco ha annunciato che il nuovo modello economico inaugurato dal governo aiuterà la Turchia a diventare una delle prime 10 economie mondiali, ribadendo che gli alti tassi di interesse sono la causa dell’elevata inflazione. Tale nuovo modello economico privilegia gli investimenti, la produzione, l’esportazione e l’occupazione, considerandoli pilastri per far crescere l’economia turca, tenendo bassi, al contempo, i tassi di interesse. Ad avviso di Erdogan, “i tassi di interesse rendono i ricchi più ricchi e i poveri più poveri”, dunque, la Turchia interromperà questo ciclo.

Nonostante la pandemia mondiale da Covid 19, l’economia turca è cresciuta dell’1,8% nel 2020. Nel terzo trimestre del 2021, secondo dati ufficiali dell’Istituto statistico turco rilasciati il 30 novembre, l’economia turca è cresciuta del 7,4%, in linea con le aspettative del mercato, grazie alla forza della domanda al dettaglio, della produzione e delle esportazioni. Il PIL del Paese è altresì aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente. La crescita nel secondo trimestre è stata dovuta alle attività professionali, amministrative e dei servizi di supporto, che sono aumentate del 25,4% all’anno, seguite dall’espansione del settore dell’informazione e della comunicazione del 22,6% e dai servizi del 20,7%. Il settore immobiliare è cresciuto del 4,7% su base annua.

Di Sofia Cecinini. (Sicurezza Internazionale)